New York City, è il più grande distretto scolastico degli Stati Uniti con 1,1 milioni di studenti. E’ anche l’area che sta pensando di riaprire le porte agli studenti per l’autunno, in parte in maniera virtuale, in parte reale. Questo proposito ha creato scompiglio fra l'importante Associazione che raggruppa tutti i maestri. In molti casi alcuni professionisti si sono persino licenziati, altri hanno redatto il testamento ma la maggior parte ha chiesto di avere ben chiaro i criteri per riaprire in sicurezza.
'Non crediamo possibile riaprire le scuole il 10 settembre’ ha sostenuto Michael Mulgrew, Presidente della Federazione Nazionale dei Maestri, che raggruppa oltre 75000 professionisti della città.
Lo stesso Presidente ha poi detto che ‘se le scuole riaprono potremo avere la più grande ‘debacle’ nella storia della città’.
New York City è stata per mesi l’epicentro dell’epidemia e ha pagato un pesante conto al Coronavirus in termini di contagi e vittime, ad oggi 235000 casi e 32865 vittime. Adesso nella City i casi, da un paio di mesi rallentano, e solo l’1% dei tamponi fatti risulta positivo. Gli esperti sanitari hanno confermato questa tendenza. In Paesi europei ed asiatici con la medesima potenzialità di contagi le scuole hanno riaperto o stanno riaprendo con rigide norme di sicurezza ( mascherine, igiene e distanza). Tuttavia i dati non hanno tranquillizzato le Unioni degli insegnanti che hanno chiesto di ritardare le aperture delle scuole per una questione basica e vitale : non è ancora chiaro come e quali saranno le misure di sicurezza. Tra le misure richieste controllo e riparazioni dei sistemi di ventilazione, la possibilità di avere per il personale insegnante e per il personale di staff equipaggiamento di protezione sufficiente e materiale detergente adeguato. A questo proposito una task force di 100 insegnanti ha visitato personalmente le scuole e ha compilato una lista di richieste riguardanti la sicurezza. Se queste richieste non saranno soddisfatte e gli edifici scolastici apriranno il 10 settembre, ha detto Mulgrew, "il sindacato è pronto ad andare in tribunale e /o scioperare se necessario”. Nello Stato di New York la legge Taylor prevede sanzioni severe per i dipendenti pubblici che scioperano.
’Siamo pronti ad andare in prigione-ha detto Mulgrew-se necessario'.
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