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Sono Donald Trump e Hillary Clinton i due candidati vincitori delle primarie Usa del "Super Martedi'". Alle 11 (Eastern Time) la candidata democratica ha vinto in sei Stati - Georgia, Virginia, Tennessee, Arkansas, Alabama e Texas - mentre Trump ha trionfato nei cinque Stati maggiori - Massachusetts, Georgia, Alabama, Virginia e Tennessee - e si candidano alla vittoria anche nelle rimanenti primarie il cui spoglio e' ancora in corso. Ma non è una completa disfatta per gli altri candidati: per i democratici il senatore Bernie Sanders sembra rimasto l'unico rivale dell'ex segretario di Stato Usa avendo conquistato le primarie nel suo Stato natale - il Vermont - e avendo buone probabilità di vincere in Oklahoma e Colorado.

Il senatore Ted Cruz e' invece l'antagonista di Trump grazie alle affermazioni in Texas e Oklahoma, anche se non sembra in grado di affermare la sua popolarità al di là del cuore protestante evangelico conservatore e sociale.

Sanders resta determinato nel rimanere in gara, ma è oltre 600 delegati indietro rispetto alla Clinton che ha lo ha battuto in tutto il sud degli Stati Uniti, il cuore del paese. "Super Martedi'" deludente, al contrario per il senatore Marco Rubio, che si segnala in testa dei caucus del Minnesota, ma non e' riuscito finora a vincere alcun titolo nelle primarie e si e' piazzato quasi sempre terzo tra gli elettori repubblicani dietro Trump e Cruz.

"Sono uno che unisce", ha assicurato dal palco della vittoria, allestito direttamete in Florida in vista delle prossime primarie. "Mi scagliero' contro una sola persona - ha avvertito - e cioe' Hillary Clinton". Per l'ex Segretario di stato sta funzionando la strategia di presentarsi come l'erede di Barack Obama. "Che Super Tuesday...immaginate cosa possiamo fare insieme", ha esultato la Clinton che ha battuto Sanders in Alabama, Arkansas, Georgia, Tennessee e Texas, grazie al forte supporto degli afro-americani e prendendosi una rivincita in Virginia dove era stata sconfitta da Obama nel 2008.

E' anche riuscita ad aggiudicarsi il Massachusetts, stato liberal dove Sanders sembrava favorito anche per la vicinaza geografica con il Vermont. "E' chiaro questa notte che la posta in gioco non e' mai stata cosi' alta mentre quello che sentiamo dire dagli avversari non e' mai stato di cosi' basso livello", ha attaccato la Clinton riferendosi a Trump che ha immediatamente ricambiato il favore.

"Ho sentito il suo discorso, parla di salari bassi e di tutto quello che va male ma lei c'era, e c'e' stata a lungo (al governo) e non e' riuscita a cambiare nulla", ha rimarcato il tycoon newyorchese. Un recente sondaggio di Cnn/Org indica che sia la Clinton e sia Sanders riuscirebbero facilmente a battere Trump se le elezioni, in calendario per il prossimo 8 novembre, avvenissero oggi.

 

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