Regno Unito, legge "ad personam" di Elisabetta. Per tenere il tesoro segreto
La regina ha la possibilità di porre il veto su norme che svelino gli interessi privati della Corona, e ne avrebbe usufruito
Regno Unito, legge "ad personam" per Elisabetta. Per tenere il tesoro segreto
La Regina è finita nel mirino di un'inchiesta del Guardian. Il tabloid inglese ha svelato che Elisabetta avrebbe usufruito di una legge speciale chiamata "Queen's consent", per porre il veto su una legge: “La Regina ha spinto per un cambio legislativo per occultare la propria ricchezza”. In effetti, - si legge sul Fatto Quotidiano - tuttora, l’esatto ammontare del patrimonio di Elizabeth è ignoto. Secondo le accuse, la Corona avrebbe agito abusando di uno strumento arcaico ma perfettamente legale, descritto dal costituzionalista David Allen Green come “Il diritto della monarca (e dell’erede al trono) di essere consultata, e porre il veto su qualsiasi legge che abbia un impatto sugli interessi privati della Corona.
L’accurato lavoro di ricerca del Guardian - prosegue il Fatto - sembra provare che “Documenti scoperti nei National Archives rivelano che l’avvocato personale di Elizabeth Windsor ha fatto pressione sui ministri perché cambiassero progetti di legge, allo scopo di impedire che i suoi interessi venissero divulgati al pubblico”. Siamo negli anni Settanta e, secondo il Guardian, quelle pressioni sarebbero riuscite nello scopo di creare una struttura occulta, una shell company chiamata Bank of England Nominees Limited, che avrebbe “protetto con un velo di segretezza proprietà e investimenti privati della Regina almeno fino al 2011”.
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