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Esteri
Salis, Meloni parla con Orban. Lollobrigida: "Non ho visto le immagini”

Salis, Meloni parla con Orban

In vista del Consiglio Ue straordinario del 1° febbraio, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro ungherese Victor Orban. Il presidente del Consiglio, a quanto si apprenda, ha altresì, nel pieno rispetto dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura ungherese, portato l'attenzione del primo ministro Orban sul caso della nostra connazionale Ilaria Salis, facendo seguito alle iniziative diplomatiche già avviate a partire dal 22 gennaio del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani con il suo omologo ungherese Peter Szijjarto.


Ilaria Salis, Magi: "Lollobrigida non vede, Tajani non sa, Meloni non parla, ignavi"

“Su Ilaria Salis Lollobrigida non vede, Tajani non sa, Meloni non parla. Sembrano le tre scimmiette ma è il governo italiano. L’ignavia al potere”. Lo scrive su X il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

Ungheria, Verducci (Pd): "Meloni parli, non si può tacere di fronte a violazione diritti umani"

"La presidente del Consiglio Meloni intervenga sulla vicenda inquietante e drammatica di Ilaria Salis. Non può esserci silenzio da parte del capo del governo italiano su una cittadina italiana che sta subendo una carcerazione preventiva ingiustificata e inaccettabile, che ha le modalità della tortura e della feroce violazione dei diritti umani. Tutto questo avviene nell’Ungheria di Orban, nell’Unione Europea. La Presidente del Consiglio si esprima e si attivi per far ritornare in Italia la cittadina italiana Ilaria Salis, docente di 39 anni, in carcere da 11 mesi, che rischia l’enormità agghiacciante di 24 anni di carcere, accusata di aver aggredito due neonazisti che partecipavano a una manifestazione che inneggiava alle SS, accuse che Ilaria Salis ha sempre respinto con determinazione”. Così in una nota il senatore del Pd Francesco Verducci, membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Ungheria, Ceccarelli (Pd): "Tutte le forze politiche a difesa dei diritti umani di Salis"

"Come gruppo del Pd abbiamo presentato una mozione al Consiglio chiedendo un impegno della Giunta Regionale nei confronti del Governo Nazionale a difesa di Ilaria Salis, la giovane donna detenuta in Ungheria. Invitiamo tutte le forze politiche ad esprimere ferma condanna sulle modalità con le quali è stata fino ad ora condotta la sua detenzione, nonché piena solidarietà alla stessa Ilaria Salis e alla sua famiglia, auspicando una celere risoluzione della vicenda nel rispetto del diritto ad un processo equo e dei principi garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea”.

“Inoltre con questa mozione chiediamo alla Giunta di attivarsi nei confronti del Governo Nazionale affinché siano celermente intensificati gli sforzi diplomatici per garantire un trattamento dignitoso e giusto per Ilaria Salis, inclusa la detenzione agli arresti domiciliari in attesa della conclusione del processo. Infine, con questo atto, che auspichiamo venga sostenuto da tutte le forze politiche, rivendichiamo con forza la richiesta per un'indagine approfondita sulle circostanze del suo arresto, e che vengano sollecitate le istituzioni internazionali e europee a monitorare da vicino la situazione di Ilaria Salis, per garantire il rispetto dei suoi diritti umani secondo quanto disposto dal diritto europeo e internazionale". È quanto dichiara Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio regionale, presentando la mozione sul caso di Ilaria Salis nell'Assemblea toscana.

Ungheria, Bonelli (Avs): "Le tre scimmiette di Lollobrigida, non vedo, non sento, non parlo"

“L’ipocrisia del Ministro Lollobrigida non conosce vergogna. Di fronte alle immagini in catene di Ilaria Salis risponde di non poter esprimere un giudizio perché non le ha viste. La verità è che né lui né la Premier Meloni sono intervenuti per condannare il trattamento inumano ricevuto da Ilaria Salis dalle autorità ungheresi. Le tre scimmiette di Lollobrigida: non vedo, non sento non parlo per non infastidire l’alleato Orban”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue:

“Questa situazione assume contorni ancora più preoccupanti considerando che il governo ungherese, che sta violando i diritti umani di una nostra concittadina, è noto per essere in buoni rapporti con l'attuale governo italiano, ponendo dunque interrogativi seri sulla volontà e la capacità del nostro governo di proteggere i diritti e la dignità dei suoi cittadini all'estero. Ilaria Salis e la sua famiglia meritano la nostra piena solidarietà e un impegno concreto da parte del nostro governo per assicurare che venga fatta giustizia e che i diritti vengano rispettati. Il distacco ipocrita dimostrato dal Ministro Lollobrigida di fronte a una situazione così drammatica è inaccettabile”, conclude Bonelli.

Salis, il padre della ragazza detenuta in Ungheria contro l'Italia

"Credo che l'Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia e' stata portata in queste condizioni davanti al giudice". Lo ha detto Roberto Salis, padre di Ilaria, ad Agora' su Rai Tre. "Noi fino al 12 ottobre quando mia figlia ha scritto una lettera - ha aggiunto - non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo nostra figlia. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell'Ambasciata italiana in Ungheria".

Amnesty: norma europea su domiciliari, ma controversa 

"Riguardo alla vicenda di Ilaria Salis potrebbe essere applicata una norma, la decisione quadro del 2009 del Consiglio europeo sul reciproco riconoscimento delle decisioni sulle 'misure alternative alla detenzione cautelare', che in questi casi prevede per il detenuto una serie di misure alternative, come i domiciliari. Essa potrebbe non necessariamente essere applicabile solo a condanna definitiva, ma anche prima. È sicuramente un discorso controverso, perché una recente sentenza della Cassazione ha sottolineato che - nell'ambito applicativo - il relativo decreto legislativo del 2016 si riferisce esclusivamente alle misure cautelari non detentive". È quanto sostiene il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury. 

Italia-Ungheria, Tajani: "Caso Salis violazione norme comunitarie"

"Questa volta mi sembra che si sia ecceduto", è una "violazione delle norme comunitarie" e "non in sintonia con la nostra civiltà giuridica". Lo ha detto il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio Anch'io sul caso di Ilaria Salis.

"Gli avvocati devono chiedere gli arresti domiciliari in Italia" ha detto. "Il ministro della Giustizia sta seguendo il caso giorno per giorno: il ministro Nordio ha incontrato il padre" della detenuta portata in aula in catene a piedi e mani. Sul caso la Farnesina ha convocato - ricorda il ministro - l'ambasciatore ungherese e Tajani ha annunciato che il nostro ambasciatore a Budapest andrà nuovamente a protestare presso il Ministero degli Esteri ungherese.

"Orban non c'entra". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando della situazione di Ilaria Salis con i giornalisti in Transatlantico. "Le proteste le abbiamo fatte. Lì, le condizioni di detenzione le decide il giudice poi ci sarà l'amministrazione penitenziaria", le condizioni di detenzione sono "in contrasto con le normative comunitarie e abbiamo chiesto di intervenire e modificare il trattamento della detenuta, questa è l'unica cosa che possiamo fare", ha sostenuto. "Io non voglio politicizzare la cosa, mi pare che qua si stia cercando di politicizzare. Io mi sto preoccupando di tutelare i diritti di un detenuto italiano", ha continuato.

Caso Salis: Lollobrigida, non ho visto foto. Non commento

"Non ho visto. Vado a vederle. Non commento cose che non ho visto". Cosi', intercettato alla Camera, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha risposto ai cronisti che gli chiedevano delle immagini di Ilaria Salis in tribunale. 

LEGGI ANCHE: Ilaria Salis processata in catene in Ungheria: chiesti 11 anni di carcere

"Ne abbiamo già parlato con il governo ungherese: ne ho parlato e consegnato anche un documento sulla vicenda chiedendo che si vigilasse sulla vicenda" ha aggiunto. "Sul rispetto della persona non possiamo transigere" ha precisato Tajani. "Ma prima devono essere chiesti gli arresti domiciliari lì", ha spiegato Tajani. 

Ungheria: Renzi, Meloni chiami Orban per Ilaria Salis

"Giorgia Meloni deve chiamare Orban, subito. E' inaccettabile che una ragazza italiana, Ilaria Salis, sia tenuta ammanettata al guinzaglio come un cane in un carcere ungherese". Lo sostiene Matteo Renzi, il leader di Italia viva, nel suo editoriale su Il Riformista. "Noi non sappiamo se la Salis sia colpevole: sappiamo che gli ungheresi devono rispettare la dignita' dell'uomo. E non lo stanno facendo. E chi sta zitto è complice di una evidente violazione dello stato di diritto. Se davvero è amica di Orban, Meloni deve farsi sentire. Se non lo è, anche. Non importano le idee della Salis: noi tutti, a cominciare da Berlusconi e continuando con il sottoscritto, abbiamo riportato a casa da situazioni ingarbugliate persone che avevano idee opposte alle nostre. E allora se c'è un'italiana tenuta al guinzaglio in un'aula di tribunale ungherese la premier sovranista deve indignarsi, immediatamente", prosegue. 

UNGHERIA: OPPOSIZIONI CON FORZA ITALIA E LEGA CHIEDONO MELONI IN AULA

Tutte le opposizioni (Pd, M5S, Avs, Azione, Più Europa e Iv) chiedono alla premier Giorgia Meloni di intervenire in aula sul caso Ilaria Salis. Alla richiesta di un'informativa urgente si è anche associata Forza Italia. E subito dopo anche la Lega. "Esprimo parere favorevole ma non per le motivazioni che ho sentito precedentemente", spiega il leghista Davide Bellomo rispetto alle dichiarazioni in aula degli esponenti dell'opposizione. 






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