Scozia, vince Sturgeon: "Nuovo referendum". Londra, rieletto il laburista Khan
Sadiq Khan rieletto al governo della capitale britannica. Sturgeon: "Nuovo referendum per l'indipendenza? Problema di quando non di se"
Sadiq Khan, il sindaco laburista dal 2016 alla guida di Londra, è stato rieletto al governo della capitale britannica. Per quanto di misura, la sua vittoria regala ai laburisti una dei pochi momenti di esultanza nel voto per le municipali e regionali, che si è svolto giovedì: il cosiddetto 'Super Thursday' ha infatti consolidato l'avanzata dei conservatori in Inghilterra e dei nazionalisti in Scozia.
Khan -che ha battuto lo sfidante Tory, Shaun Bailey- non ha ottenuto la maggioranza assoluta nel primo spoglio dei voti, dove vengono conteggiati solo i candidati scelti come prima opzione, e ha dovuto attendere che venissero conteggiati anche i voti che lo avevano designato come seconda opzione: ha ottenuto il 55,2% dei voti nel secondo conteggio (nel primo, in cui c'erano tutti i candidati, aveva il 39,8% contro il 35,1% per Bailey, un divario molto inferiore a quello previsto dai sondaggi). "Farò tutto il possibile per rimettere in piedi la nostra città. Un futuro migliore è possibile e lo realizzeremo insieme", ha promesso nella sua prima reazione su Twitter.
Quando poi è apparso in pubblico ha promesso una "riconciliazione nazionale": "le cicatrici della Brexit rimangano, una dura guerra culturale che ci separa sempre di più”. "Dobbiamo sfruttare questo momento di ripresa nazionale per sanare quelle divisioni", ha sottolineato, osservando che al coronavirus non interessa se qualcuno era pro o contro l'Unione Europea.
Eurofilo convinto, feroce oppositore della Brexit e del suo principale paladino, il premier Tory Boris Johnson, che lo ha preceduto come sindaco di Londra, Khan si è impegnato "costruire ponti", anche tra il London City Council e il governo centrale, con il quale si è scontrato più volte nell'ultima legislatura. Musulmano e di origine pakistana, Khan avrà un mandato più breve che il precedente visto che le elezioni erano state rinviate.
Quello di un nuovo referendum per l'indipendenza della Scozia dal Regno Unito è un problema di "quando" non di "se". E' quanto ha detto la premier scozzese, Nicola Sturgeon, nella sua conversazione telefonica di oggi con il primo ministro britannico, Boris Johnson, secondo quanto riferito da un portavoce. Lo Scottish National Party di Sturgeon ha ottenuto una schiacciante vittoria alle elezioni per il rinnovo del Parlamento scozzese.
L'Snp non ha raggiunto per un seggio la maggioranza assoluta ma può contare sul sostegno dei Verdi, anch'essi favorevoli all'indipendenza, che hanno conquistato otto scranni a Holyrood. "La premier ha chiarito che nell'immediato intende concentrarsi sul guidare il Paese attraverso il Covid e verso la ripresa e che il nuovo governo scozzese lavorerà con il Regno Unito il più possibile su questo fronte", ha dichiarato il portavoce, secondo il quale i due leader "hanno concordato l'importanza che i due governi collaborino in maniera costruttiva per il successo della Cop26, sia nell'organizzazione che nel risultato".
"Il primo ministro ha inoltre ribadito la sua intenzione di assicurare che il popolo scozzese possa scegliere il suo futuro quando la crisi sarà finita e ha chiarito che la questione del referendum è un problema di 'quando', non di 'se'", ha concluso il portavoce di Sturgeon.
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