Esteri
Siria, alta tensione Usa-Russa. Da Obama fiume di armi ai ribelli
Il conflitto in Siria diventa sempre piu' una guerra per procura tra Russa e Stati Uniti, che hanno ripreso ad armare con maggior determinazione e armi pesanti i ribelli anti-Assad. Il flusso di armi che da Washington arriva ai ribelli attraverso Riad si e' fatto molto consistente dall'inizio dell'intervento russo, perfino "superiore a quello necessario", ha spiegato al New York Times uno dei capi delle milizie ribelli impegnati a fronteggiare le forze armate di Damasco ad Hama, nella Siria centrale, una delle prime province colpite dai raid aerei di Mosca e Damasco. "Abbiamo cio' che chiediamo in pochissimo tempo", racconta Ahmad al-Sud, comandante dei ribelli, entusiasta dei successi ottenuti in due giorni dal suo gruppo, la Divisione 13, che e' riuscito a centrare con i missili anticarro Tow "sette blindati su sette".
Blindati, detto per inciso, costruiti e forniti dai russi. I ribelli dispongono di quella che un altro comandante ha definito "carta bianca", in grado di volgere a proprio vantaggio le sorti del conflitto e guadagnare "terreno" in vista di un negoziato politico sul destino del paese. L'iniziativa di trasferimento dei missili e' coordinata dalla Cia, e non dal Pentagono, e, piu' ampia nel numero di armi, sembra avere piu' successo di quella varata dal ministero della Difesa, fallita perche' i missili venivano utilizzati solo in funzione anti-Isis e non per combattere le truppe di Assad.