Esteri
Sisma in Italia, punizione divina per il vice ministro israeliano Kara

In queste drammatiche ore di emergenza per il nuovo terremoto di magnitudine 6.5 della scala Richter che ha colpito l’Italia centrale non può non risaltare ancora di più la gaffe diplomatica ed umana del viceministro israeliano per la cooperazione regionale Ayoub Kara (61), “il terremoto è la punizione divina per l’astensione dell’Italia al voto Unesco contro Israele”.
Il politico israeliano, in visita in questi giorni al Vaticano, si riferiva alla decisione dell’Unesco di denominare nei documenti ufficiali di alcuni siti culturali di Gerusalemme solo in arabo come “Al Haram al Sharif” e cioè “Spianata delle Moschee” senza il riferimento al termine ebraico “Il Monte del Tempio”.
La decisione dell’Unesco è passata con 24 voti favorevoli (ovviamente dei Paesi arabi) e 26 astensioni, tra cui quelle dell’Italia ed ella Grecia.
Parole stupide ed improvvide, soprattutto perché pronunciate proprio alla vigilia della visita del Presidente Mattarella nello Stato di Israele mettendola a rischio.
Vi sono state subito le scuse dell’ambasciatore di Israele in Italia ma non è bastato.
Dalla Farnesina, in coordinamento con l’ambasciatore italiano a Tel Aviv, Maria Talò sono state richieste scuse ufficiali a più alto livello e così è arrivata la nota del ministero degli Esteri ebraico, che interrotto lo Shabbat (la “domenica” israeliana), tramite il portavoce Emmanuel Nahshon che ha fermamente condannato le improvvide parole del proprio ministro smentendole completamente.
Oltretutto il premier Renzi aveva pubblicamente criticato la decisione italiana di astenersi tirando le orecchie al nostro Ministro degli esteri Gentiloni e quindi il caso era considerato chiuso negli ambienti diplomatici.
Ayoub , esponente del partito di centro-destra del lIkud, è un druso (minoranza del 2% del popolo israeliano, attestato soprattutto nelle alture del Golan conquistate alla Siria nel 1967) che aveva dato già diversi seri problemi al premier Netanyahu come quando aveva definito “amico” lo xenofobo austriaco Heinz Christian Strache leader dell’ Fpo (erede di Jorg Haider) facendo insorgere la comunità ebraica locale o quando aveva cercato, da solo, accordi con la Bulgaria nella guerra in Siria smentendo il suo governo che è per una politica di non ingerenza.
In questa fase di integralismo spinto le parole del viceministro non aiutano certo la causa di Israele e suona fastidiosamente stucchevole il riferimento al Dio dell’Antico Testamento, il Dio Guerriero, che si sarebbe vendicato sull’Italia per la sua astensione.
Questo è stato da subito chiaro per gli ambienti diplomatici e politici ebrei che hanno presto smentito il ministro pasticcione ed il parlamentare Pd Emanuele Fiano, già consigliere della comunità ebraica di Milano è arrivato a chiederne le dimissioni.