Trump: "Nordcorea non avrà arma nucleare capace di raggiungere Usa". Il caso
Primo monito alla Corea del Nord dal presidente Usa eletto Donald Trump
Il presidente Usa eletto Donald Trump ha lanciato il primo monito alla Corea del Nord e per farlo ha usato Twitter. Riferendosi al discorso pronunciato per l'inizio del nuovo anno dal leader nordcoreano Kim Jong-un, Trump ha detto che "La Corea del Nord ha appena dichiarato di essere nella fase finale della realizzazione di un'arma nucleare capace di raggiungere zone deli Stati Uniti. Non accadra'!".
Trump: Cina ci ha preso soldi ma non aiutera' su Nordcorea
Nuova frecciata di Donald Trump alla Cina. Il presidente Usa eletto in un tweet ha affermato che Pechino "ha preso una grande quantita' di soldi e ricchezze agli Usa in un rapporto commerciale a senzo unico ma non aiutera' con la Corea del Nord. Bello!".
Nordcorea, test missilistici e minacce per piegare Usa. La scheda
Il monito di Donald Trump alla Corea del nord arriva dopo un'escalation di minacce da parte di Pyongyang. Nel suo discorso in tv di Capodanno, il leader Kim Jong-un ha avvertito il mondo che sono entrati nella fase finale i test di lancio di un missile balistico intercontinentale in grado di trasportare ordigni nucleari. "Pyongyang", ha assicurato, "ha ormai acquisito lo status di potenza nucleare". Nella sua corsa atomica, la Corea del nord e' accreditata di un arsenale fino a cento ordigni e ora si sarebbe dotata pure di un'arma nucleare all'idrogeno. A fine novembre il Consiglio di sicurezza dell'Onu, su richiesta di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud, ha rafforzato le sanzioni a Pyongyang dopo il test nucleare del 9 settembre: Si e' trattato del quinto test e piu' potente test in 10 anni, dopo quelli eseguiti nel 2006, 2009, 2012 e a inizio 2016. A febbraio, la Corea del Nord aveva anche lanciato un satellite nello spazio visto da molti come propedeutico allo sviluppo della tecnologia dei missili balistici. Il timore degli Usa e' che il "regime eremita" sia ormai in grado di montare una testata nucleare miniaturizzata su un missile intercontinentale, che puo' essere lanciato anche da un sommergibile, ma non sarebbe ancora padrona della tecnologia di rientro del missile necessarie per i colpi gamma piu' lunghi. E' chiaro che con i missili intercontinentali la minaccia non investirebbe piu' solo i Paesi dell'Estremo Oriente (la Corea del Sud e0' protetta dallo scudo antimissile americano Thaad), ma anche gli Stati Uniti e gran parte del pianeta. C'e' poi la minaccia delle bombe nucleari all'idrogeno: gia' nel 2015, la Corea del nord aveva annunciato di possedere ordigni di questo tipo e nel gennaio 2016 aveva riferito di aver fatto esplodere la sua prima bomba con "una potenza distruttiva da cento a mille volte superiore all'atomica convenzionale". Il vero interrogativo sui rischi di conflitto nucleare riguardano Kim Jong-un, il leader nordocreano succeduto al padre a fine 2011, che ha scelto di violare a piu' riprese gli impegni assunti con l'Onu del 1996. E' possibile che alzare i toni gli serva a tenere a bada i malumori nei vertici militari e questo spiegherebbe le "purghe" degli ultimi mesi. Oppure a richiamare Cina e Russia, ex alleati sempre piu' insofferenti verso l'imprevedibilita' del regime comunista nel nord della penisola, nato nel 1948. Sullo sfondo c'e' anche il cambio della guardia alla Casa Bianca e qualcuno azzarda che potrebbe arrivare un'offerta di disarmo a Trump in cambio della fine delle sanzioni e di un piano di aiuti economici. (AGI) Sar