Turchia, in parlamento la contestata legge anti-internet
La proposta ha scatenato le proteste non solo del mondo della rete, ma anche della Tusiad, la Confindustria turca, e dell'opposizione. Per il Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) del premier la legge è necessaria a tutelare i minori e oscurare pagine che incitano all'odio raziale, religioso o etnico e "violano la privacy dei cittadini", ma i critici accusano il governo di voler limitare la libertà d'espressione.
Secondo il testo in discussione, il governo, attraverso il Direttorato per le telecomunicazioni (Tib), potrà ordinare al provider l'oscuramento immediato di una pagina web anche senza l'ok previo della magistratura, riferisce oggi il portale turco T24. Le aziende che garantiscono l'accesso ad internet, inoltre, dovranno aderire a un nuovo organismo, "l'Unione dei provider", sottoposto al controllo del ministero delle Telecomunicazioni che terrà una banca dati delle pagine visitate da tutti gli utenti turchi negli ultimi due anni.