"Ucraina e Gaza, la Terza Guerra Mondiale non scoppierà. Trump non darà mai quell'ordine. Nessun attacco dei paesi arabi a Israele"

"Trump vuole la Russia amica nel vero combattimento del futuro che è la supremazia nella globalizzazione"

"La conflagrazione mondiale non esploderà né a causa della guerra in Ucraina né del conflitto a Gaza". Non ha dubbi Arduino Paniccia, presidente della Scuola di guerra economica e competizione internazionale di Venezia (Asce), che, in un'intervista ad Affaritaliani, analizza i due fronti internazionali più caldi e ad alta tensione.

"Per commutare nella Terza Guerra Mondiale l'Ucraina dovrebbe vedere le coraggiose ma poche truppe ucraine lanciarsi alla riconquista dell'area occupata dai russi. Questo potrebbe avvenire solo con truppe Usa e truppe europee a fianco degli ucraini e una mole schiacciante di armamenti e missili. In questo caso i russi potrebbero considerare il tattico nucleare e comunque l'allargamento della guerra che potrebbe portare all'esplosione del terzo pezzo di una nuova guerra mondiale. Ma considerato il ruolo possente che dovrebbero avere gli Usa in un attacco di questa portata abbiamo già detto più volte per i noti motivi "commerciali" e perché Trump vuole la Russia amica nel vero combattimento del futuro che è la supremazia nella globalizzazione. Per questo motivo Trump non darà mai quell'ordine", sottolinea lo stratega militare e geo-politico.

"Per quanto riguarda Gaza la situazione - spaventosa e disumana - non ha provocato una sola vera protesta di Putin. Né tantomeno di Xi. Sembrava che dopo l'attacco a Doha stesse per avvenire la catastrofe, la risposta diplomatica "dura" dopo pochi giorni è già quasi passata nel dimenticatoio. Il possibile attacco dei paesi arabi, per fermare il massacro, svanito nel nulla. Ancora una volta assistiamo al silenzio o addirittura al sarcasmo di Trump (come nel caso della provocazione dei droni russi sul territorio polacco), altro caso dal quale sembrava dovesse scaturire il nuovo conflitto globale. Non abbiamo evidentemente capito che se non si scontrano direttamente e duramente le potenze è per fortuna assai difficile che il terzo pezzo della temuta guerra totale esploda realmente", conclude Paniccia.