Esteri
Ucraina, McDonald's, Zara, Ikea e altri marchi investono nel paese. Segnale della fine della guerra?
Comincia a muoversi davvero qualcosa

Ucraina, si muovono i grossi marchi e investono. Segnali concreti
La guerra in Ucraina continua, ma per la prima volta, dopo oltre tre anni di conflitto, sembra muoversi qualcosa, non solo sul fronte diplomatico con il riavvicinamento tra Usa e Russia che porta a pensare a una vera trattativa per una possibile tregua, ma anche sul fronte commerciale. A Kiev il desiderio di occidente, ma anche i timidi segnali di ripresa economica nonostante la guerra, - riporta Il Messaggero - spingono a varcare sempre più spesso l’ingresso di un McDonald’s. La catena americana sta crescendo in modo sorprendente, dopo che all’inizio dell’aggressione russa c’era stata anche una chiusura dei fast food per qualche settimana. Non solo quelli storicamente presenti in Ucraina stanno andando a gonfie vele, ma si stanno aprendo nuovi ristoranti con la grande emme a ritmo sostenuto, per arrivare a un totale di 120.
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Lo sguardo rivolto a Ovest degli ucraini sta convincendo anche altri brand a investire, come gli europei (ma in realtà globali) Ikea (Svezia) e Zara (Spagna). Il New York Times ha dedicato un lungo reportage all’avanzata di McDonald’s non solo a Kiev, ma anche nei luoghi più remoti del Paese. Si legge nell’articolo dell’inviata del quotidiano: "Il colosso americano ha in programma di aprire dieci nuovi ristoranti in Ucraina quest’anno, a dimostrazione della ripresa economica e dell’amore duraturo per i Big Mac".