"Ucraina? Putin getta benzina sul fuoco, ma le voci di trattative segrete si rincorrono. Verso il disimpegno degli Stati Uniti" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 17:08

"Ucraina? Putin getta benzina sul fuoco, ma le voci di trattative segrete si rincorrono. Verso il disimpegno degli Stati Uniti"

Arduino Paniccia, strategist militare e geo-politico. Intervista

Di Alberto Maggi

L'analisi sul conflitto dopo il pesante attacco russo contro tutta l'Ucraina e in particolare Kiev


"Putin prosegue con la sua strategia durissima di attacco nel tentativo evidente di imporre una sterzata alle sorti del conflitto. Centinaia di missili e droni lanciati stanotte sul territorio ucraino, colpita anche la capitale. Mentre le voci di trattative segrete continuano a rincorrersi, lo Zar rende invece il campo di battaglia ancor più infuocato". Arduino Paniccia, presidente della Scuola di guerra economica e competizione internazionale di Venezia (Asce), analizza in un'intervista ad Affaritaliani, la situazione militare della guerra tra Russia e Ucraina dopo il pesante attacco della notte scorsa da parte di Mosca. 

"Anche se il Pentagono ritiene che l’avanzata russa sul terreno non sia ancora così travolgente da determinare lo sfondamento delle linee di difesa ucraine, è ormai chiaro che lo Stato Maggiore americano si sta convincendo che si debba ormai fare tutto il possibile per il raggiungimento di un accordo", sottolinea Paniccia. 

"Anche se Marco Rubio (segretario di Stato Usa, ndr), che più di altri esponenti Usa sta seguendo attentamente le vicende ucraine, resta convinto della non volontà di Putin di raggiungere una soluzione, una sua frase sibillina nelle ultime ore ha lasciato nello sconcerto gli alleati, quando ha invitato la Russia a confrontarsi direttamente con l’Ucraina, facendo così intravvedere un disimpegno statunitense. Tuttavia, non si è ancora all’accerchiamento delle forze ucraine e perfino a Pokrovsk si continua a combattere. Certamente, i numeri sono sempre più a favore della parte russa e l’impegno a continuare a sostenere l’Ucraina fino in fondo resta relegato ad alcuni Paesi europei e, formalmente al G7 e all’Unione Europea", sottolinea lo strategist geo-politico e militare. 

"Inoltre, sicuramente, in una contingenza così drammatica lo scandalo che ha coinvolto i fedelissimi di Zelensky non contribuisce certo a rafforzare il morale dei combattenti al fronte, né la volontà ferrea di continuare ad aiutare l’Ucraina. Mentre nell’ultimo anno la situazione sembrava ancora in una fase di stallo, la sensazione oggi è che Putin stia scegliendo tra la definitiva spallata invernale o, come propongono gli emissari americani che stanno silenziosamente negoziando, il cessate il fuoco con l’apertura di una trattativa più ampia nella quale i punti fermi sanciti siano quello che l’Ucraina non entrerà nella NATO e che le conquiste territoriali russe saranno salvaguardate. I prossimi giorni ci diranno se, nonostante la segretezza, l’accordo sia più vicino di quanto in questo momento non appaia", conclude Paniccia.

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