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Esteri
Ucraina, Unicredit frena per la crisi. Putin uomo più ricco al mondo? Lui nega

Ucraina, Macron un'ora al telefono con Putin per raffreddare crisi Ucraina

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto una telefonata di un'ora con il presidente russo, Vladimir Putin, per tentare di mantenere aperto il canale della diplomazia sulla crisi ucraina. Lo ha scritto il quotidiano Le Figarò nella sua edizione online. Tra i temi trattati nel lungo colloquio la sicurezza in Europa, la sovranità degli Stati nel continente, con all'interno la questione cruciale dell'Ucraina. Un argomento che il capo dello Stato francese avrebbe discusso poco dopo, anche al telefono, con il suo omologo ucraino. Nel corso della telefonata Putin avrebbe espresso la volontà di continuare il dialogo e ripetuto a Macron di "non avere alcuna voglia di invadere" l'Ucraina.

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La crisi in Ucraina fa frenare Unicredit

Ma intanto la crisi fa soffrire qualche impresa italiana. Come scrive Repubblica, "Unicredit si chiama fuori dalla privatizzazione di Otkritie Bank in Russia. Come ha detto il capo della banca italiana Andrea Orcel, presentando i conti di fine anno, «ci siamo ritirati dalla perizia valutativa per i rischi geopolitici». La crisi con l’Ucraina, Paese esposto da settimane ai rischi di una nuova invasione di soldati russi, crea dunque nuovi intoppi a livello economico. Ma in Russia Unicredit «ci resta», con i suoi 72 sportelli che erogano circa 8 miliardi di euro di prestiti e che nel 2021 avevano fruttato 180 milioni, una piccola parte rispetto ai 3,9 miliardi complessivi guadagnati dalla banca, ma con un rendimento a due cifre percentuali e «sempre superiore al costo del capitale», come ha rimarcato Orcel".

Il made in Italy continua a puntare sulla Russia

D'altronde, prosegue Repubblica, il made in Italy continua a puntare sulla Russia. "Il 2021 in chiusura ha visto l’interscambio risalire ai livelli pre-pandemia, con esportazioni che dovrebbero attestarsi sui 7,5 miliardi a fronte di un import circa doppio; ma fatto quasi tutto dagli acquisti di gas. Le prospettive, scansionate nel dettaglio tre giorni fa alla prima riunione del Comitato imprenditoriale italo-russo (Cir) nato due anni fa, paiono particolarmente promettenti per i gruppi capaci di riconvertire in senso più “ecologico” centinaia di impianti dove le immense ricchezze del sottosuolo russo sono trasformate in carburanti, fertilizzanti e altri prodotti plastici della catena petrolchimica", conclude il quotidiano.

Putin ha 200 miliardi occultati all'estero: ma lui nega

Intanto, si accendono i fari su Vladimir Putin e sui suoi possedimenti. Ufficialmente, spiega il Corriere della Sera, Putin ha "un salario pubblico di circa 130 mila euro l’anno (dato 2020). Un appartamento da 77 mq, un garage da 18, due auto vintage Volga GAZ M21, un Suv". Il Cremlino insiste sul fatto che "tutte le proprietà di Putin sono in Russia", ma ora si diffondono le voci su oltre duecento miliardi di dollari occultati dal presidente russo all'estero. Lui nega e sostiene di vivere in una casa da 77 metri quadrati.

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