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Esteri
Ucraina, Zelensky: “Vogliamo pace giusta”. Scambiati 215 prigionieri con Mosca
Zelensky (Lapresse)

Guerra Russia Ucraina, Zelensky all'Onu: "Togliere a Russia diritto veto"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto una "giusta punizione" per i "crimini commessi", ha lanciato all'Onu l'appello a "togliere alla Russia il diritto di veto nel Consiglio di sicurezza" e a istituire un Tribunale speciale, e poi detto chiaramente che mentre tutto il mondo vuole la pace, solo la Russia vuole la guerra. Il videomessaggio registrato, e trasmesso nella sessione pomeridiana della 77esima Assemblea generale, ha messo il sigillo a un momento segnato dalla guerra russa in Ucraina, arrivata al settimo mese, e dalle minacce di escalation del presidente Vladimir Putin. Poco distante dall'aula, e' in programma la riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'Unione europea, per rispondere alle minacce di Putin, che ha fatto capire di essere pronto a passare all'opzione di guerra chimica e nucleare, per ribaltare le sorti di un conflitto che si sta rivelando fallimentare per Mosca.

Zelensky si e' presentato in tenuta militare, con una maglietta verde, a ribadire lo stato di guerra in cui si trova. "Punishment", punizione, e' stato il termine piu' evocato nel suo discorso, dai toni duri, con voce roca. "Un crimine - ha detto - e' stato commesso contro l'Ucraina e noi chiediamo una giusta punizione. Il crimine e' stato commesso contro i nostri confini. Il crimine e' stato commesso contro le vite del nostro popolo. Punizione per le torture e l'umiliazione di donne e uomini. Punizione per la catastrofica turbolenza che la Russia ha provocato con la sua guerra illegale non solo a noi, ucraini, ma al mondo intero". Zelensky ha chiesto che la Russia venga punita per aver cercato di "rubare il territorio" e per l'"assassinio di migliaia di persone". "La Russia - ha proseguito - e' uno stato sponsor del terrorismo, a tutti i livelli. Se non avete un meccanismo legale, potete prendere una decisione politica", per fermare la guerra. "L'Ucraina - ha aggiunto - vuole la pace. L'Europa vuole la pace. Il mondo vuole la pace", ma una pace "vera, onesta e giusta".

"C'e' solo un'entita'" tra tutti i membri che fanno parte delle Nazioni Uniti felice per la "sua" guerra, ha sottolineato Zelensky, alludendo a Putin. "Ma noi - ha continuato, senza nominarlo - non lasceremo che quell'entita' prevalga su di noi". L'esportazione di gas e petrolio ha finanziato la guerra, ha aggiunto Zelensky. "Limitare i prezzi protegge il mondo, ma il mondo e' pronto ad adottare questa misura o avra' paura". Alla fine del messaggio, la gran parte dei delegati presenti si e' alzata in piedi per tributare un lungo applauso al presidente ucraino, una vera standing ovation, l'applauso piu' caldo e convinto di questi primi due giorni di interventi da parte dei leader di tutto il mondo. In piedi anche il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi.

Guerra Russia Ucraina, Kiev annuncia scambio di 215 prigionieri militari 

L'Ucraina ha annunciato lo scambio con la Russia di 215 prigionieri militari, tra cui i capi della difesa dell'impianto siderurgico Azovstal nella citta' di Mariupol, simbolo della resistenza all'invasione russa. "Siamo riusciti a liberare 215 persone", ha dichiarato in televisione Andrey Yermak, capo dell'amministrazione presidenziale ucraina.

Da parte sua, la Russia ha ripreso 55 prigionieri, tra cui l'ex parlamentare ucraino Viktor Medvedchuk, vicino a Vladimir Putin e accusato di alto tradimento da Kiev, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso quotidiano. Nell'ambito di questa "operazione preparata da tempo", cinque comandanti militari, tra cui i leader della difesa Azovstal, sono stati trasferiti in Turchia, ha aggiunto Zelensky. Secondo l'accordo raggiunto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il capo di Stato ucraino ha spiegato che rimarranno in Turchia "in assoluta sicurezza e in condizioni confortevoli" fino alla "fine della guerra". Zelenski ha anche notato che in questo scambio e' incluso il rilascio, precedentemente annunciato, di dieci prigionieri di guerra trasferiti in Arabia Saudita, tra cui cinque britannici e due americani.

prigionieri rilasciati rimarranno in Turchia "in totale sicurezza e in condizioni confortevoli" fino alla fine della guerra, ha aggiunto Zelensky. Il presidente ucraino ha sottolineato inoltre, secondo quanto riportato da Kiev Independent, che il ritorno di 215 prigionieri di guerra e' una vittoria per l'Ucraina, ma soprattutto e' una vittoria per 215 famiglie che si riuniranno ai loro cari. "Ricordiamo tutta la nostra gente e cerchiamo di salvare ogni ucraino - ha sostenuto Zelensky - questa e' l'essenza dell'Ucraina, questo e' cio' che ci distingue dal nemico: apprezziamo ogni vita e faremo di tutto per salvare tutti coloro che sono prigionieri della Russia".

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