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Usa 2016, Clint Eastwood: "Voto Trump". Contro Clinton e la Pussy Generation

Usa 2016: Clint Eastwood, voto Trump perché Hillary come Obama. E attacca la Pussy Generation
Clint Eastwood si schiera per Usa 2016. “Scelgo Donald Trump perché è un duro, lei (Hillary Clinton ndr) ha dichiarato che seguirà i passi di Obama”. E ancora. “Viviamo in una ‘pussy generation’. Camminiamo tutti sui gusci d’uovo. Vediamo continuamente gente che accusa altra gente d’essere razzista. Quando ero più giovane, questo genere di cose non accadeva“.
Ma andiamo con ordine. Non e' un 'endorsement' ufficiale ma poco ci manca. L'attore/regista Clint Eastwood ha annunciato che se dovra' scegliere fra votare per Hillary Clinton ed il candidato repubblicano alle presidenziali "devo votare per Donald Trump". Cosi' Eatswood in un'intervista ad Esquire sottolineando che e' soprattutto la sua ostilita' verso il presidente Barack Obama e di riflesso verso Hillary Clinton (sentimento, solo quest'ultimo, che accomuna la maggioranza degli americani) a spingerlo nelle braccia di Trump: "E' perche' lei ha dichiarato che continuera' a seguire le orme di Barack Obama. Ci sono stati troppe bizzarrie da entrambe le parti. Lei (Clinton, ndr) ha fatto un sacco di soldi facendo politica".
Eastwood, da sempre simpatizzante del Gop (e' stato anche sindaco di una cittadina californiana, Carmel-by-the-Sea), si era gia' schierato contro Barack Obama. Alla convention repubblicana del 2012 rimase celebre la sua "intervista ad una sedia vuota", un mini-show esplicitamente contro il presidente. Eastwood, benche' come regista abbia dimostrato notevole sensibilita' lontana dalla rozzezza di Trump, non e' imbarazzato dal cattivo gusto dimostrato dal candidato repubblicano nelle sue dichiarazioni: "Si limita a dire quello che pensa e talvolta sbaglia e talvolta...insomma posso capire da dove viene cio' che dice ma non sempre concordo con lui".
Clint Eastwood, 86enne attore reso famoso dagli spaghetti western di Sergio Leone negli anni '70, ha spiegato che la chiave del successo di Trump e' proprio il suo essere politicamente scorretto: "Segretamente tutti sono annoiati dalla correttezza politica di quella generazione di 'kiss-ass' (arrampicatori sociali, ndr) che ci ritroviamo oggi. Tutti si comportano come se camminassero su gusci d'uovo. Vediamo gente che accusa altra gente di essere razzista e altre cose di questo tipo. Quando ero giovane queste cose non venivano definite razzismo", ha dichiarato il regista di 'Gran Torino'.