Usa, dalle Hawaii primo ricorso contro nuovo Muslim Ban di Trump
Procuratori hanno informato la Corte sulla rischiesta di sospensione. Intanto, i repubblicani si spaccano sulla proposta di Trump di abolire l'Obamacare
I procuratori dello Stato delle Hawaii hanno informato la corte locale che intendono chiedere al giudice federale un ordine temporaneo per bloccare il nuovo ordine esecutivo del presidente degli Stati uniti Donald Trump che vieta l'ingresso in Usa per tre mesi ai cittadini di Iran, Siria, Sudan, Yemen, Somalia e Libia.
Si tratta della prima offensiva legale contro il nuovo Muslim Ban dell'inquilino della Casa Bianca, che sospende i visti per questi sei Paesi musulmani. Il New York Times ha segnalato ieri che nonostante sulla carta il nuovo documento abbia eliminato alcuni elementi che avevano portato il vecchio ordine, quello del 27 gennaio, ad essere bloccato da una corte d'Appello, continuano a esserci dei passaggi che potrebbero violare la costituzione Usa.
Intanto dopo aver ottenuto l'ovazione più sentita da parte dei membri del suo partito, Trump deve fronteggiare anche le prime tensioni dei repubblicani sulla volontà di sostituire l'Obamacare, ancora prima che la questione entri nel vivo. Dopo il disegno di legge presentato dai deputati del Gop alla Camera, promosso dallo stesso presidente Usa, una serie di legislatori conservatori si è fatta avanti contro gli sforzi per abrogare l'Affordable Care Act, approvato nel 2010.
L'agenzia di rating Standard & Poor's avverte: fino a 10 milioni di americani rischiano di perdere la copertura medica se i piani del Gop andranno avanti. Ad opporsi a quella che alcuni hanno già ribattezzato "RyanCare" - nome che si ispira al cognome dello speaker repubblicano alla Camera che la promuove - sono alcuni gruppi conservatori.
La corrente del cosiddetto "Club of Growth" ha dato voce alle critiche insieme a Heritage Action for America e Americans for Prosperity (dei fratelli Koch). "Questo non è il disegno di legge per l'abrograzione dell'Obamacare che ci aspettavamo. E' un passo nella direzione sbagliata", hanno fatto capire. "Abbiamo premesso al popolo americano che avremo bonificato la palude a Washington [un'espressione tanto usata da Trump] ma questo disegno di legge non lo fa".
Al coro delle critiche si è aggiunto FreedomWorks, secondo cui la "RyanCare" non mantiene le promesse fatte in campagna elettorale. La loro preoccupazione è che il progetto di riforma non faccia abbastanza per ridurre i costi e per aprire ancora di più la sanità al libero mercato. In pratica, gli ultraconservatori volevano qualcosa di più coraggioso al fine di ottenere una riduzione maggiore dei fondi pubblici destinati alle cure sanitarie. Ora il rischio è che i repubblicani alla Camera si ritrovino con le spalle al muro. E questo non è promettente: presupponendo che tutti i democratici siano contro a priori, si possono permettere di perdere solo 21 voti di membri del partito alla Camera e due al Senato.