Esteri
Usa, giallo Capitol Hill: sette ore di buco nelle telefonate di Trump

La circostanza è insolita anche perché è noto che l'ex presidente americano abbia chiamato molti dei suoi fedelissimi in quelle ore
La commissione dovrà ora stabilire se l'ex presidente abbia utilizzato linee segrete, telefoni di assistenti o dispositivi usa e getta
L'assalto al Congresso americano avvenuto il 6 gennaio dello scorso anno non smette di regalare colpi di scena. Secondo quanto rivelano i registri interni alla Casa Bianca consegnati alla commissione della Camera che indaga sull'attacco ci sarebbero sette ore e 37 minuti di buco nelle telefonate di Donald Trump, in quella data. I documenti sono stati visionati dal Washington Post e Cbs.
“Undici pagine di documenti dai quali non risultano telefonate ufficiali dell'allora presidente dalle 11:17 alle 18:54, proprio nelle ore in cui i suoi sostenitori mettavano a ferro e fuoco Capitol Hill. Una circostanza insolita, anche perche' e' noto che Trump abbia chiamato molti dei suoi fedelissimi in quelle ore”, spiega l'Ansa.
“La commissione dovrà ora stabilire se l'ex presidente abbia utilizzato dei canali non ufficiali - linee segrete, telefoni di assistenti o dispositivi usa e getta, 'burner phone' - se la Casa Bianca abbia di proposito cancellato le telefonate avvenute in quelle ore dai suoi registr”, continua l'agenzia di stampa.
È noto che Trump abbia usato diversi apparecchi nei suoi anni da presidente: quando effettuava chiamate in uscita sul telefono del destinatario a volte appariva il numero del centralino della Casa Bianca altre un numero diverso o nessun numero, riferiscono fonti informate. In un comunicato sulla vicenda l'ex presidente ha dichiarato di "non avere idea di che cosa sia un telefono usa e getta". Uno dei suoi portavoce ha chiarito che Trump non ha nulla a che vedere con i registri ufficiali della Casa Bianca ed "era convinto all'epoca che tutte le sue chiamate fossero state archiviate.