Esteri
Usa, le Università riaprono ma dopo una settimana crescono i contagi
Molte scuole e università hanno deciso di non riaprire ancora alle lezioni in vivo.
L'Università dell’Alabama è stata una delle prime università americane a riaprire i tre campus di Tuscaloosa e a far ripartire le lezioni. Adesso dopo una settimana di apertura ci sono 560 casi di positività al Coronavirus.
"L' aumento che abbiamo visto negli ultimi giorni è inaccettabile e, se non controllato, minaccia la nostra possibilità di completare il resto del semestre nel campus, adesso è tempo di agire'” ha detto il Presidente dell’Università ,Bell Stuart.
Il sindaco di Tuscaloosa Walt Maddox, su richiesta dell’Università, ha deciso di chiudere temporaneamente i bar per provare a contenere la diffusione del virus. Due settimane di chiusura eliminando la vendita di alcol e il servizio bar nei ristoranti.
Il Sindaco, nel corso di una press conference locale, ha poi aggiunto che ' l'università è un motore significativo dell'attività economica in città. Il passaggio a classi virtuali per il semestre autunnale del 2020 devasterebbe la nostra economia locale e comporterebbe un disastro per le nostre strutture nel settore dei servizi”. E ha poi sottolineato come la crescita dei casi pone in ‘affanno’ non solo l’economia cittadina ma tutto il servizio sanitario locale. ’Senza un intervento che rallenti i contagi-ha confermato Maddox-in 4/6 settimane il sistema sanitario potrebbe essere al collasso’. Le lezioni ‘dal vivo’ erano cominciate il 19 agosto con regole precise di sicurezza, dalle mascherine obbligatorie, al distanziamento sociale, al numero degli studenti per ogni classe e ad un’attività di igiene dei locali appropriata.
Comunque tutto questo non è bastato ed allora il personale della scuola ha promesso un'applicazione rigorosa di tali linee guida, con violazioni all'interno e all'esterno del campus soggette ad azione disciplinare, inclusa la sospensione. La scorsa settimana sui social giravano immagini di assembramenti di ragazzi fuori dai bar al fine settimana e i risultati di queste deviazioni alle regole si sono visti immediatamente con una crescita di contagi.
Immediatamente sono arrivate nuove restrizioni da parte della direzione dell’università. E’ stato annunciato che tutte le mense del campus avranno solo cibo da asporto, fino a nuovo avviso. Il Presidente dell’Alabama Studente Government Association, Demarcus Joiner, si è congratulato con la direzione per le misure prese e ha chiesto agli studenti maggiore responsabilità nel seguire le norme di sicurezza.
‘Se lo faremo-ha detto-riusciremo a terminare il semestre, non possiamo più sbagliare’.
‘La nostra sfida-ha detto il Preside dell’Università-non sono gli studenti ma il virus. Dobbiamo solo identificare dove il virus prospera e dove si diffonde. Da lì dobbiamo lavorare con i nostri studenti e con il personale per ridurre al minimo i rischi per tutti’.
Anche un’altra scuola si è trovata nelle medesime condizioni. La Georgia Tech che ha annunciato di aver avuto dozzine di casi ma solo due giorni dopo l’apertura.
Pure l’University of Southern California ha registrato, dopo nemmeno una settimana di apertura, un allarmante incremento di positivi, più di 100 studenti.
In una stagione ‘unica' di ritorno a scuola piena di ansia, rischi e dubbi l'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, l'Università di Notre Dame e la Michigan State University hanno deciso di sospendere le lezioni in vivo per le preoccupazioni legate ai contagi.
Il mondo della scuola americana si sta interrogando su questi casi ed ancora non ha trovato una strategia comune per affrontare le riaperture.