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Esteri
Usa, per la terza volta in un mese il Tribunale Supremo contro Trump

E il Tribunale Supremo americano ancora una volta non sembra favorire il Presidente Trump. Dopo aver riconosciuto i diritti di Gay e lesbiche sul lavoro, dopo aver salvato dalla deportazione i 700000 ‘dreamers’(giovani senza documenti arrivati da bambini negli StatiUniti) ieri si è infatti espresso contro la dura legge che in Louisiana restringe le possibilità di aborto. A cinque voti contro quattro il Tribunale ha confermato che questa legge viola un diritto della donna espresso dalla Costituzione.

Su questo tema lo Stato della Louisiana aveva messo una norma che obbligava i medici a praticare l’aborto in cliniche che stavano entro i 48 chilometri da un ospedale pubblico. E questo aveva costretto alla chiusura molti centri. Ancora una volta a far pendere la bilancia per il no è stato il Presidente del Tribunale, il conservatore John Roberts.

Il voto è nato da una domanda ufficiale presentata da due medici che chiedevano la sospensione della legge in vigore. Una legge che obbligava una sola clinica a praticare aborti in uno Stato dove, 10000 donne ogni anno, chiedono di interrompere la maternità.

La Louisiana ha motivato l’obbligo per motivi di sicurezza sanitaria. Nel caso nascessero complicazioni l’ospedale generale sarebbe abbastanza vicino.

I magistrati hanno invece giudicato che la normativa viola il diritto riconosciuto da una sentenza chiamata 'Roe versus Wade' del 1973 in cui l’aborto è un diritto protetto dalla Costituzione.  

Senza dubbio è una vittoria degli abortisti che nel corso dell’Amministrazione Trump hanno avuto vita difficile. Vari Stati, almeno una dozzina, sotto la spinta presidenziale hanno portato avanti diverse campagne e approvato leggi per ridurre le opzioni con le quali una donna puo’ interrompere la sua maternità.

Donald Trump fra le molte promesse della campagna elettorale che lo portò alla Presidenza aveva promesso alle organizzazioni anti aborto di portare al Tribunale solo giudici favorevoli alla vita. All’inizio del suo mandato Trump era riuscito ad annullare una legge che obbligava gli imprenditori ad inserire nelle assicurazioni per i lavoratori  anche metodi contraccettivi e aveva promesso una riforma del titolo X che prevedeva   un programma di pianificazione familiare  finanziato dal Governo e rivolto alle famiglie con basso reddito.

Ma il Tribunale Supremo ha ancora una volta in un paio di mesi bloccato i piani del Presidente.Un altro forte campanello d’allarme per la campagna presidenziale del tycoon?

 

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