Esteri
Zelensky, dopo Sanremo il Festival di Berlino: non ce lo leviamo dai cabasisi

Dopo Cannes e Sanremo 2023, ora arriva anche il Festival del Cinema di Berlino: il presidente ucraino Zelensky è ormai ospite ovunque
Per colpa di Zelensky l’inflazione è alle stelle, le bollette pure, i mutui sono divenuti insostenibili. Zelensky costa troppo all’Occidente. E poi c’è sempre quel suo tentare di coinvolgere gli altri in un abbraccio mortale e portarli a fondo con lui. Parla disinvoltamente di guerra atomica questo comico eletto proprio grazie ad una parodia populista televisiva e solo in tempi matti e disperatissimi questo sarebbe potuto accadere.
“Morire per Danzica?”, titolavano i giornali prima della Seconda Guerra Mondiale. “Morire per Kiev?” dovrebbero titolare ora. ”Ma anche no”, dovrebbero rispondere i cittadini del Mondo. Dietro Zelensky che –ricordiamolo- è di una famiglia ebrea russofona (particolare niente affatto insignificante) c’è una Weltanschauung corrosiva, c’è il “Deep State”, c’è la finanza internazionale, c’è l’Europa dei tecnocrati, c’è la Cancel Culture, c’è il liberalismo sfrenato, c’è il relativismo assoluto dei valori, c’è la videocrazia, c’è la manipolazione collettiva, ci sono gli affari del figlio di Biden in Ucraina, nel settore –guarda caso- dell’energia.
E desta meraviglia come gli Occidentali siano tutti caduti nel suo tranello. Ormai Washington, Bruxelles, Parigi e da ultimo anche Roma sono trattati dal comico ucraino come utili pupazzetti. Le opinioni pubbliche manipolate. I leader fanno a gara a chi è più kieviano. E se questo fenomeno è quasi scontato per la sinistra non lo dovrebbe essere per la destra. Ed infatti i conservatori sono in realtà tutti ideologicamente filo – russi, ma qualcuno fa calcoli politici per rimanere in sella.