Paolo Marchi svela il tema della prossima edizione di Identità Golose Milano
Sarà La Forza della libertà: il viaggio il tema importante della prossima edizione di Identità Milano
Lo scrive lo stesso Paolo Marchi sul sito web di Identià Golose: il tema del 2017 sarà: La Forza della libertà: il viaggio.
"Un natutrale proseguio di quello dell'anno scorso, capace di intersecare le tendenze dell'alta cucina contemporanea con quelle che spesso tristemente ci impone ogni giorno l'attualità
La forza della libertà, tema portante dell’edizione 2016 di Identità Golose, racchiude in sé una tale carica, e significati così forti, che l’eco di un’edizione di particolare successo non si è ancora spento. Un po’ come accadde nel 2011 con il Lusso della semplicità. Sembra ieri, invece è già trascorso un lustro e il concetto è sempre attuale.
E così adesso con la forza che scaturisce dalla libertà di pensiero, della quale dovrebbero nutrirsi tutti, a iniziare da cuochi, chef e pasticcieri. La libertà di uscire dagli schemi noti per saggiare le novità, per verificare la bontà di una nuova ricetta. E’ sempre stato così, anche quello che oggi è tradizione un tempo era innovazione. Per capirlo, basterebbe pensare alle millanta versioni di una ricette antica, di come uno stesso nome sia l’ombrello che protegge variazioni più o meno significative. Pressoché impossibile trovare due interpretazioni identiche in due comune confinanti tra loro del sugo di una pasta, del ripieno di un raviolo o di un tortello, dell’impasto di un dolce.
Quello che risulta imprescindibile in un certo borgo, è superfluo pochi chilometri più in là. Questa si chiama libertà. Di pensiero e di azione. Purtroppo questo diventa spesso intolleranza. Succede quando, invece di confrontarsi sui motivi che a taluni fanno preferire il vino all’aceto in una zuppa di pesce o il formaggio in una torta di erbe che altri preferiscono senza, si arriva a credere che c’è una sola ricetta autentica, la propria, e tutte le altre sono mediocrità. Si ragiona con il cuore e la memoria, a scapito della testa e del palato. Si deve invece essere in grado di alternare i ricordi alla curiosità, la pancia al cervello.
Quando ci si esprime per assolutismi e verità spesso stereotipate ci si chiude sempre di più in se stessi. Invece non bisognerebbe mai smettere di viaggiare, confrontarsi, arricchirsi delle diversità che più ci sono piaciute per farle proprie, senza obblighi alcuni. La libertà di pensiero è fondamentale come quella di spostarsi, di viaggiare, un bene ormai messo pesantemente in discussione dagli eventi di questi anni Dieci, dall’intolleranza dilagante, dalle guerre e dal terrorismo, dalla sempre più scarsa voglia di capire gli altri, esasperati e inorriditi davanti a violenze pazzesche e che colpiscono quasi sempre la popolazione.
Il viaggio come tema di Identità 2017 per ribadire che tutto quello che consumiamo, non appena usciamo dalla schiavitù della povertà che ti inchioda a mettere nello stomaco quello che c’è, è frutto di viaggi.
E’ sufficiente vedere le conseguenze delle esplorazioni di Colombo, Vespucci, Cortes e le Americhe, il sale e il caffè, le strade che portano verso l’Asia, le vie del sale e delle spezie. Tutto viaggia e da sempre. Viaggia l’uomo, viaggiano i prodotti, pomodoro, fagioli, tacchini... Viaggiano i semi e i pollini portati dal vento e dalle onde, ma anche, ai giorni nostri, da turisti ignari. Viaggiano le idee, il tiramisù ha invaso il mondo e noi siamo stati invasi dal sushi... Libertà all’ennesima potenza che va preservata.
E sarà anche molto bello vedere come ingredienti e idee tradizionali in un Paese, sono creativi da tutt’altra parte del pianeta".