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Gino Sorbillo: dai terreni confiscati alle mafie il "Piatto della legalità"


Gino Sorbillo, titolare della storica pizzeria napoletana, lancia un appello a tutto il settore:" utilizziamo prodotti da terreni confiscati alle mafie per creare ognuno il "Piatto della legalità".

 

Insieme a Gino Sorbillo in questa battaglia Ciro Corona, presidente di (R)esistenza che gestisce il primo bene agricolo confiscato a Napoli.

Un impegno alla legalità, al mostrare il volto di impegno e onestà che caratterizza una nuova città di Napoli, capace di costruire e dare opportunità di lavoro e impresa.

Il volto lo mette Gino Sorbillo, celebre pizzaiolo napoletano da generazioni, nato e cresciuto in Via dei Tribunali quartiere San Lorenzo e oggi proprietario di 15 locali in città, due a Milano e prossima apertura a New York.

"Da ragazzo, crescendo in questo quartiere, mi sentivo deriso dai coetanei che sceglievano la strada dell'illegalità, quasi che essere onesti fosse una colpa. Ma i miei valori erano e restano questi, oggi nei miei locali numerosi prodotti provengono da aziende che operano con beni confiscati".

È uno di questi coraggiosi è Ciro Corona, presidente dell'associazione (R)esistenza, che su quattordici ettari di frutteto e due di vigneto, il primo bene agricolo confiscato alla Camorra, produce una Falanghina dei Campi Flegrei "Selva Lacandona" e altri prodotti del territorio e dice "Noi napoletani onesti siamo più numerosi, possiamo riprendere la nostra città e non lasciarla in mano ai criminali. Questa è la nostra terra, non quella della criminalità e delle baby gang. Oggi i mondi sociali e imprenditoriali si incontrano e collaborano creando energia positive. Abbiamo con noi anche a nove detenuti in affidamento lavorativo, un segnale importante.

GUARDA IL VIDEO
 


Gli fa eco Ivan Mazzaro, titolare di "Mazz" pasticceria nella stessa via, che dal 1935 sforna gustosi Babà e commenta "il coraggio ci ha permesso di cambiare una zona che nel passato era davvero degradata. Ci abbiamo messo impegno e passione. Voglio dire a coloro che hanno lasciato la città, di tornare, impegnarsi e credere nel proprio progetto di legalità e onestà". E Mazzaro lo ha fatto, infatti lavora a Milano, ma a Napoli è impegnato nell'attività di famiglia. Un esempio di continuità e volontà.

Ecco dunque l'appello di Gino Sorbillo per la lotta alla illegalità:

 

"Voglio dire a tutti i ristoratori, ai pizzaioli di utilizzare i "prodotti della legalità". È facile, basta un clic sul web per trovare vino, pomodori, pomodorini, melanzane...

Fate un piatto, ne basta uno, ciascuno nel proprio ristorante o una pizza, utilizzando prodotti da terreni confiscati alle mafie. Sono prodotti di eccellenza ad un ottimo rapporto qualità prezzo. Chiamiamolo il "Piatto della legalità" e daremo tutti un forte contributo".

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