Agromafie, i dati dei crimini agroalimentari nel 2020
I crimini agroalimentari nel 2020 sono stati "salvaguardati da un efficace sistema di controlli", secondo il nuovo report dell'Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle Politiche agricole. "Nonostante le difficoltà dovute alla crisi pandemica in atto, l’Ispettorato è riuscito nel 2020 ad assicurare un numero di controlli in evoluzione positiva rispetto agli anni precedenti, mettendo in evidenza la qualità e la garanzia dei nostri prodotti agroalimentari nel mercato nazionale e sulle piazze internazionali", precisa il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli.
Il report rivela infatti che su oltre 70mila controlli e più di mille interventi fuori dai confini nazionali, soprattutto per attività legate all’e-commerce sul web, sono stati sequestrati 22 milioni di chilogrammi di merce, per un valore totale di oltre 21 milioni di euro. Nello specifico, le irregolarità hanno riguardato l'11% dei prodotti e il 7,4% dei campioni analizzati. Il 90% di loro sono prodotti alimentari, il 10% mezzi tecnici per l'agricoltura, tra i quali mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari. Numeri che comprendono diverse attività, tra le quali gli interventi contro frodi, fenomeni di italian sounding e contraffazioni ai danni del made in Italy agro-alimentare e dei consumatori, e il contrasto alla criminalità agro-alimentare.
Inoltre, l’Ispettorato anti-frodi ha contato 1.899 ordinanze di ingiunzioni di pagamento, per un importo di circa 17 milioni di euro. A livello internazionale e sul web, in qualità di Autorità ex officio per i prodotti Dop/Igp e Organismo di contatto in sede Ue per l’Italia nel settore vitivinicolo– fa sapere il report– l’Ispettorato ha attivato nel 2020 1.142 interventi, 1.079 in particolare grazie alla continua collaborazione con i web marketplace Alibaba, Amazon, Ebay, e Rakuten che con il 99% di successi hanno consentito all’Italia di garantire alle nostre denominazioni d’origine la stessa protezione contro la contraffazione prevista per i marchi privati.
"La difesa delle produzioni agroalimentari, la tutela della qualità e della salubrità degli alimenti, il contrasto alle pratiche sleali, l’intenso lavoro di vigilanza sulle attività di controllo delle produzioni a indicazione geografica, le attività analitiche dei laboratori a tutela della qualità– sottolinea il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli– sono elementi centrali nelle attività svolte e confermano la qualità del sistema dei controlli italiano e il posizionamento dell’Ispettorato tra le principali autorità anti-frode nel food a livello mondiale”.
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