Green
E-commerce sostenibile: la metà delle aziende fa solo greenwashing

Uno studio dell'Unione Europea sul commercio online si concentra sul greenwashing e rivela che nel 42% dei casi le dichiarazioni green sono “di facciata”
Greenwashing sta letteralmente per “ecologismo di facciata” o “ambientalismo di facciata”. È una strategia, usata da aziende o istituzioni politiche, per costruire un’immagine ingannevole sotto il profilo dell’impatto ambientale. Lo scopo è semplice: distogliere l’attenzione sull’impatto potenzialmente negativo dei propri prodotti o attività sull’ambiente.
E-commerce: lo studio dell'Unione Europea
Nel suo ultimo rapporto annuale sullo stato dell’e-commerce e la tutela dei consumatori, l’Unione Europa pone l’accento su questa pratica, troppo spesso sottovaluta o non considerata. Ne emerge infatti che molto spesso le (auto) dichiarazioni ambientale delle aziende, che vendono prodotti online, risultano “esagerate, false o ingannevoli”.
Il greenwashing ha trovato sempre più spazio in questo particolare anno, segnato sia dalla pandemia che dal boom degli acquisti online. A livello globale–stima l’Onu–l’aumento è stato di 10 punti percentuali. Mentre in Italia–riporta Rinnovabili.it–solo il primo lockdown, secondo le rivelazioni Ipsos, ha generato un aumento del 31% degli acquisti online.
E-commerce : nel 42% dei casi è greenwashing
I risultati dello screening UE– secondo quanto riporta Rinnovabili.it– mostrano che nel 42% dei casi, le credenziali green esibite su internet dalle aziende non sono corroborate da alcuna prova o dato. E non emergono nemmeno dopo un esame più approfondito. In più della metà dei casi– si legge– le aziende non forniscono informazioni sufficienti per verificarne l’autenticità.
Invece per il 37% delle volte si usano parole vaghe come: “consapevole”, “ecologico”, “sostenibile”. Questi termini– secondo l’Ue– mirano a trasmettere ai consumatori l’impressione non comprovata che un prodotto non abbia un impatto negativo sull’ambiente. E in quasi 6 casi su 10– si legge– l’azienda non dà prove facilmente accessibili a sostegno delle sue affermazioni.
Tale analisi rientra in un ambizioso progetto europeo, che ha lo scopo di sostenere i consumatori verso acquisti più sostenibili e consapevoli. Per la seconda metà del 2021– riporta Rinnovabili.it– Bruxelles prevede di adottare una direttiva dedicata a sostenere la transizione ecologica nell’ambito dei consumi, iniziativa che tocca temi anche molto distanti dal greenwashing come, ad esempio, l’obsolescenza programmata e il diritto alla riparazione.