Green
Ecomondo 2020: per i nostri mari, una crescita sostenibile e circolare

Si è svolta oggi la conferenza “Blue Growth sana e circolare nei mari italiani: esempi di circolarità nelle catene del valore marittime”
Le iniziative per promuovere una blue economy sostenibile e circolare, in particolare nel Bacino del Mediterraneo, sono in pieno fermento. Dalla trasformazione delle macro alghe invasive atlantiche in pellicole edibili per il congelamento del salmone al recupero e riciclo delle reti fantasma per la produzione di cordami lunghi tipicamente utilizzati nella coltura di mitili, dalla riduzione della corrosione su piattaforme off-shore e scambiatori di calore alle termoplastiche di nuova generazione per aumentare il ciclo di vita delle pale eoliche.
E per il recupero e il riuso dei rifiuti plastici depositati sul fondo marino, un impianto di pirolisi mobile che li trasforma in combustibile, alimentato dalla raccolta dei pescatori locali.
L’appuntamento da non mancare è quello del 2030, e la tabella di marcia è quella, serrata, imposta dal Green Deal per rendere sostenibile l’economia europea favorendo una transizione verde e blu inclusiva, alimentata da ricerca e innovazione, capace di definire un nuovo equilibro fra natura e cittadini.
Una transizione in cui l’Italia può confermare il proprio ruolo di leader e di riferimento internazionale, come ha auspicato Enrico Granara, tracciando il bilancio del suo mandato appena concluso quale ministro plenipotenziario per il Mar Mediterraneo del MAECI durante la beacon conference “Blue Growth sana e circolare nei mari italiani: esempi di circolarità nelle catene del valore marittime” svoltasi oggi alla seconda giornata di Ecomondo Digital Edition e promossa dal Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione assieme a Cluster BIG, Bluemed CSA, Federpesca.