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Energia, l'Italia accelera sulle rinnovabili: nel 2020 aumento del 38%
Nell'anno della pandemia lo Stivale ha accelerato sul cammino della transizione energetica e la quota dei fossili è scesa ai minimi storici dal 1961
Energia, nel 2020 l'Italia accelera sulle rinnovabili
Nell'anno del Covid e della pandemia lo Stivale ha puntato sulle rinnovabili, accelerando la transizione energetica dai fossili alle fonti pulite. Secondo quanto riporta l'analisi trimestrale del sistema energetico italiano dell'Enea, basato sulla valutazione dell'indice Ispread, l'aumento annuale è stato del 38%. A giocare a favore il forte miglioramento dei prezzi, che segna un +80% e del processo di decarbonizzazione a +40%. Mentre, riporta l'Ansa, risulta in leggero peggioramento la sicurezza energetica, a causa delle difficoltà nel settore elettrico e nella raffinazione. Cala fortemente l'utilizzo di petrolio e carbone, che spinge al minimo storico la quota di fossili nel mix energetico dal 1961, attestandosi al 72% contro il 74% del 2019. Chi si rafforza è invece il gas, che si colloca come prima fonte di energia della penisola, a quota 37,4%. Il mondo delle importazioni di tecnlogie low carbon, come veicoli elettrici, ibridi e batteria, registra una forte crescita, circa del 27% per un valore di 2,2 miliardi. Nell'insieme le tecnologie green spiccano rispetto all'anno precedente, con un valore del 60% in più. Infine, grazie alla riduzione dei consumi energetici totali a causa dei lockdown, fa sapere l'Ansa, la quota di rinnovabili sui consumi finali è pari al 20%, di circa due punti in più rispetto al 2019. Un dato che da un lato pone l'Italia sopra ai livelli europei, ma che dall'altro, a causa del rallentamento delle nuove installazioni, è ancora lontana dagli obiettivi comunitari fissati al 2030.