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Covid, +8% di imballaggi in plastica. Nel post lockdown cresce l'export: +27%

Covid,  +8% per gli imballaggi in plastica

Nel corso del 2019, secondo i dati forniti dal consorzio Corepla nel suo ultimo rapporto di sostenibilità, sono 2.083.880 le tonnellate di imballaggi in plastica immessi al consumo, che una volta diventati rifiuti sono stati avviati a riciclo (43,39%) a recupero energetico (48,63%) o a smaltimento (8% circa). 

Nel 2020 che cosa è successo? Nel 2020, sempre secondo i dati del consorzio nazionale per la raccolta, si evidenzia un incremento dell’8% dei quantitativi di rifiuti di imballaggio in plastica gestiti da Corepla nel bimestre marzo-aprile 2020, in rapporto allo stesso periodo del 2019; un aumento, quest’ultimo, in controtendenza rispetto alla riduzione dei consumi (-4%) e della produzione dei rifiuti urbani (-10/14%) del medesimo periodo. 

Covid, la quarantena e il comportamento dei consumatori

Come mai questa controtendenza? Gli osservatori di Corepla sottolineano come la quarantena abbia modificato il comportamento dei consumatori. Molti hanno privilegiato l’acquisto di generi imballati, acquisti online o ordini d’asporto.  Inoltre, sottolinea Corepla, nel secondo bimestre 2020 sono cresciuti anche i quantitativi sia dei rifiuti di imballaggio avviati a riciclo sia di quelli valorizzati tramite recupero energetico, con un aumento di primo piano del ruolo dell’export.

Covid, nel post lockdown l'export cresce del 27%

Le numerose chiusure, fa sapere Greenreport, hanno contribuito al brusco arresto dell’export dei rifiuti urbani, alla saturazione della capacità disponibile negli impianti nazionali ma anche al blocco del settore delle costruzioni, che ha fortemente ridotto l’utilizzo della frazione di imballaggi non riciclabili meccanicamente come combustibile nei cementifici. In sole 7 settimane di lockdown, rivela Greenreport, è stata bloccata l’esportazione di oltre 16.000 tonnellate di rifiuti urbani, circa 2.300 tonnellate a settimana.

Secondo Corepla le cause appena citate – unite alla saturazione della capacità disponibile negli impianti nazionali – nel secondo bimestre 2020 hanno provocato due effetti.  Da una parte, si legge su Greenreport, l’aumento della quota di rifiuti di imballaggio destinata a riciclo in impianti esteri (+27%, ovvero 3mila tonnellate) e dall’altra, la crescita della percentuale conferita a termovalorizzazione (circa 42mila tonnellate in più rispetto all’anno precedente). La chiusura di alcune settori operativi ha provocato anche la crescita del conferimento in discarica.

Covid, Corepla: "Carenze negli impianti, occorre intervenire" 

Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla, afferma: “Il sistema ha dato prova di grande resilienza, riuscendo ad individuare soluzioni senza ulteriori ripercussioni sulla collettività per garantire lo svolgimento del servizio essenziale anche in un momento di enorme criticità”. 

E aggiunge: “La tenuta del sistema è stata garantita grazie a interventi straordinari, che hanno evidenziato le carenze strutturali impiantistiche e del mercato nazionale delle materie prime seconde, al quale occorre lavorare insieme alle istituzioni per evitare crisi future”.

 

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