Sud Africa, allarme per il massacro dei rinoceronti

Non accenna a fermarsi, anzi le cifre aumentano di giorno in giorno, il massacro di rinoceronti in Sud Africa.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero dell'Ambiente sono 428 gli esemplari uccisi dai bracconieri dall'inizio dell'anno, più di due al giorno.
Inutile è stato persino il dispiegamento dell'esercito e a pagare il prezzo più pesante è soprattutto il famoso rinoceronte di Kruger Park: 267 animali uccisi in meno di sei mesi.
Pretoria si impegna a ripristinare la recinzione elettrificata lungo il confine con il Mozambico - da dove provengono la maggior parte dei bracconieri - che è stato smantellato nei primi anni 2000 per permettere agli animali di muoversi.
L'aumento del bracconaggio si spiega con il prezzo sempre più alto delle corna, vendute soprattutto in Asia (in Vietnam in particolare) dove sono popolari nella medicina tradizionale. Il corno di rinoceronte è composto esclusivamente da cheratina, lo stesso materiale delle unghie umane.
I dati ufficiali mostrano che l'aumento del bracconaggio è impressionante: 668 rinoceronti sono stati uccisi in Sudafrica nel 2012 (1,8 per giorno) contro i 448 del 2011, i 333 del 2010, i 122 del 2009, gli 83 del 2008 e i13 del 2007.
Se nel 2016 l'attuale tasso di bracconaggio si confermasse così alto i rinoceronti sparirebbero. Con circa 20.000 esemplari, il Sudafrica ospita dal 70 all'80% della popolazione di rinoceronte del mondo.