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Turchia, la nuova discarica d'Ue: dal Regno Unito il 40% di plastica monouso
L'allarme arriva dal nuovo report di Greenpeace Uk: nel 2020 i numeri sono aumentati di 18 volte rispetto al 2016
"Non lasciare che il tuo Paese diventi una discarica": è questo il grido di allarme lanciato dalla campagna di Greenpeace per chiedere al governo di Ankara di porre fine all’importazione di rifiuti. Secondo infatti il report Trashed: how the UK is still dumping plastic waste on the rest of the world nel 2020 la Turchia è stato il primo Paese per import di rifiuti dalla comunità europea e dal Regno Unito, seguita da Polonia e Malesia. In particolare le importazioni hanno riguardato 660mila tonnellate di rifiuti di plastica, 210 mila delle quali (circa il 40%), provenienti dal Regno Unito. Numeri aumentati di 18 volte rispetto al 2016 e di 20 volte rispetto all'import dall’isola. Inoltre, Greenpeace Uk, attraverso la propria rappresentante Nina Schrankl, ha chiesto al governo inglese una immediata sospensione dell'export di rifiuti di plastica e la riduzione del 50% di consumo entro il 2025. A livello di numeri, secondo la Ong sono almeno 10 i siti illegali di smaltimento ad Ankara, dove la plastica viene semplicemente raccolta e bruciata. Un problema che riguarda l'intera Europa, ma soprattutto il Regno Unito che dopo gli Usa è il primo paese per consumo di plastica pro capite.