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Insieme a un complice ha rapinato le poste a volto scoperto. Aveva approfittato di un'uscita premio dal carcere per mettere a segno il colpo.

 

Le forze dell'ordine non riuscivano a identificare il ladro perché cercavano corrispondenze col suo volto nel posto sbagliato: fuori dalla prigione. In realtà l'uomo era stato tutto il tempo sotto al naso delle autorità essendo in galera da 10 anni a scontare proprio il reato di rapina. É forse per questo che il malvivente non si è preoccupato di coprirsi il volto, come invece ha fatto il suo complice, per mettere a segno il colpo nell'ufficio postale di via di Torrevecchia. Contro ogni aspettativa, il primo a essere riconosciuto e fermato dagli agenti è stato il partner, stanato il giorno successivo alla rapina all'interno della sua abitazione. In casa dell'uomo sono stati trovati i vestiti che aveva indossato durante il colpo tra cui una riconoscibilissima felpa stampata con la scritta: “Se avanzo seguitemi se indietreggio uccidetemi”. Rinvenuta nella sua abitazione anche la pistola a salve utilizzata durante la rapina, fedele replica di un revolver.

 

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