Vesta si occuperà della valorizzazione e salvaguardia dei siti archeologici
Presentato alla Bmta il progetto di conservazione, manutenzione e salvaguardia del Parco archeologico di Paestum. Quattro i soggetti partner dell'iniziativa.
Parte da Paestum il progetto di valorizzazione e salvaguardia del patrimonio culturale italiano (Vesta). Parte in via sperimentale dal Parco archeologico dell’antica Poseidonia, sito pilota, con l’obiettivo di integrare soluzioni tecnologiche con quelle di gestione delle informazioni ad esse associate. Il progetto, presentato nel corso della Bmta in svolgimento a Paestum fino a domenica, è frutto della partnership tra Nais, capofila e responsabile del management e delle attività di monitoraggio svolte per mezzo di dati satellitari; Cnr-Irea che si occuperà dello sviluppo e della sperimentazione di tecnologie di diagnostica on-ground appositamente studiate per il patrimonio archeologico, TopView che realizzerà dei payload custom e della modellazione dei servizi U-Space; Knowledge for Business si occuperà invece dei finanziamenti e la progettazione degli interventi di ricerca. “La sperimentazione -afferma Annamaria Capodanno, manager di Knowledge for Business- è finalizzata e mettere in atto tecnologie innovative per sostenere i soggetti gestori dei parchi archeologici”. Si tratta di tecnologie, aggiunge, “in grado di avvertire le prime criticità che si riscontrano nei siti e di intervenire con tempestività alla relativa manutenzione”. Il progetto parte con una serie di indagini sui fenomeni di degrado delle strutture antiche, individuando le relative pericolosità legate all’ambiente circostante che potrebbero compromettere lo stato di conservazione dei monumenti. “Infine, supporta i gestori in termini di consapevolezza degli aspetti di criticità del territorio e dello stato di conservazione dei manufatti. Tutto ciò al fine -conclude Capodanno- di agevolare la programmazione degli interventi di manutenzione”. Il progetto è finanziato con risorse Por Fesr Campania 2014-2020.
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