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Lavoro
Liberi professionisti, Fondazione Inarcassa incontra la sen. Modena

Estendere i contributi a fondo perduto anche ai liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private. Ne hanno discusso la senatrice Fiammetta Modena e il presidente della Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, alla luce dell’emendamento presentato al decreto Ristori dalla stessa senatrice. La proposta interviene sull’art. 25 del decreto Rilancio che esclude, al comma 2, i liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private dalla misura che riconosce i contributi a fondo perduto in considerazione dell’emergenza epidemiologica ed economica del Paese.

“E’ una proposta di buon senso che ho ritenuto di presentare al decreto Ristori attualmente all’esame del Senato”, ha dichiarato la senatrice Modena. “L’esclusione dei liberi professionisti iscritti alle casse private è assolutamente ingiusta. Già durante l’esame del decreto Agosto avevo presentato una proposta analoga. Spero che oggi siano maturate le convinzioni da parte di tutti per consentire anche ai liberi professionisti di beneficiare di una misura che ritengo necessaria dato il momento così delicato per l’economia del Paese. I liberi professionisti iscritti alle casse private non sono, infatti, immuni dalla crisi economica e non possiamo correre il rischio di creare dei nuovi ‘disoccupati invisibili’”, ha concluso la senatrice.

“L’attenzione che la senatrice Modena rivolge alla nostra categoria è sinceramente apprezzata da parte di tutti noi”, ha commentato il presidente della Fondazione Inarcassa, Franco Fietta. “Purtroppo, facciamo i conti con una opinione pubblica generale che considera noi liberi professionisti iscritti alle casse private una categoria privilegiata. Eppure, cominciano a farsi sentire quei primi segnali che nel 2018, in un momento generale di ripresa, registravano un quasi 50% dei nostri iscritti architetti e ingegneri liberi professionisti con un reddito inferiore ai 18mila euro annui. La proposta della senatrice Modena va sicuramente nella giusta direzione. In questa fase, occorre anche prendere in considerazione una modifica delle modalità di accesso al contributo a fondo perduto. Il fatturato del mese di aprile 2020, in relazione a quello del 2019, non è elemento più sufficiente per attribuire i contributi alla luce di una fase economica che, purtroppo, va peggiorando da otto mesi. Ci rivolgiamo al parlamento e al governo. Se non ci saranno ulteriori sostegni economici, oltre quello lodevole di Inarcassa che mette a disposizione finanziamenti a tasso zero, che ci consentono di affrontare le più immediate spese per continuare la professione, si rischia una frenata generale dell’attività e, di conseguenza, anche delle altre misure tanto attese, come il superbonus”, ha concluso il presidente Fietta.

 

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