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Libri & Editori
Biden e la lettura: quali libri legge, ama e consiglia il nuovo presidente Usa

Obama aveva una tradizione: pubblicare ogni dicembre la lista dei libri che aveva amato durante l’anno. Trump si è sempre detto “troppo impegnato per leggere”. E Biden? Ora che non ci sono più dubbi su chi sarà il 46esimo presidente degli Stati Uniti, ci chiediamo: che posto avrà la lettura in questa nuova legislatura?

Trump e il controverso rapporto con i libri: “Donald, can you read?”

Che piacesse o no, criticato, deriso o ammirato, il rapporto di The Donald con i libri è sempre stato al centro di molte discussioni pubbliche e oggetto anche di vari studi.

Timothy L. O’Brien, autore del libro TrumpNation, ha dichiarato che l’ormai ex presidente Usa non legge altro che notizie su sé stesso. Secondo Reuters, il suo staff deve tenerlo informato con resoconti scritti di massimo una pagina e in cui compaia più volte possibile il suo nome, così da mantenere viva la sua attenzione.

Eppure, tra accuse di non saper leggere e prese in giro, Trump si è spesso prodigato in consigli di lettura e “recensioni” a libri, per lo più di suoi supporter e/o che parlano (bene) di lui. Il Guardian si è preso la briga di farne un elenco e tra Einstein e Machiavelli, Kissinger, Jun Chang e altri scrittori cinesi (tra cui spicca L’arte della guerra del generale e filosofo Sun Tzu) emerge chiaramente quali sono gli argomenti preferiti da The Donald: business, strategia politica, Cina e, ovviamente, sé stesso.

Quali libri legge il nuovo presidente degli Stati Uniti?

Nel bene o nel male, le informazioni sul rapporto tra Trump e i libri sono molte e facilmente reperibili. Non è lo stesso per Joe Biden, neoeletto presidente degli Stati Uniti d’America. Quando era vice di Obama, infatti, non aveva motivo di inserirsi in questo “filone” già magistralmente padroneggiato da Michelle e consorte. Né del resto si è mai lanciato in consigli di lettura, classifiche personali o opinioni nel corso della sua campagna elettorale. E tuttavia possiamo pur dire con certezza che Biden è un uomo di lettere, perché a ben guardare i suoi discorsi sono sempre stati ricchi di riferimenti letterari. Citazioni, allusioni, riprese e riferimenti più o meno espliciti, tanto da essere accusato dal suo ex sfidante di “esserne condizionato”, di “non far altro che parlare per citazioni”.

Biden
Biden firma una copia di "Promise me, dad", il libro in cui racconta la sua vita in occasione delle elezioni

Ma quali sono insomma le letture preferite di Joe Biden? La risposta è senza dubbio una, in linea con le origini della sua famiglia: la letteratura irlandese. Con una spiccata predilezione per la poesia, per cui da piccolo veniva anche bullizzato dai compagni di scuola e che l’ha aiutato a superare l’imbarazzo e le difficoltà di parlare in pubblico, esercitandosi a recitare versi nella propria camera, davanti allo specchio.

Biden e l’amore per l’Irlanda e James Joyce

Anche se non si è mai espresso chiaramente a riguardo, ha più volte ammesso che tra i suoi scrittori preferiti - o forse è proprio il suo preferito - c’è James Joyce. Gente di Dublino ha fornito spesso materiale per citazioni in appuntamenti elettorali. Ulysse è tra i libri che ama rileggere. Ma c’è anche Seamus Heaney, poeta irlandese premio Nobel, penna raffinata, che ha letto i classici greci in lingua e li ha tradotti e adattati per il nostro tempo: The Cure at Troy è stata più volte citata dal nuovo presidente nella sua campagna elettorale, così come ha citato From the Republic of Conscience nel discorso di ringraziamento quando, nel 2017, ha ricevuto da Obama la Medaglia della libertà, la massima onorificenza civile degli Stati Uniti. Ovviamente immancabile è lo spazio da dedicare alla letteratura americana, come a Mark Twain e il suo intramontabile Tom Sawyer, richiamato più volte nel corso di questa lunga campagna, insieme a Moby Dick di Herman Melville e la Bibbia.

Biden
Biden nel 2017 mentre riceve da Obama la Medaglia della libertà

Tra crisi sanitarie, diplomatiche, politiche, economiche, il neoeletto presidente Biden troverà tempo e modo di dedicare attenzione alla promozione della lettura? Lo vedremo girare per le scuole d’America a leggere libri ai piccoli scolari? Condividerà sui social la sua personale classifica di testi e autori più amati? O forse dovremo continuare a scovare citazioni e allusioni più o meno nascoste nei suoi discorsi pubblici? Mettiamoci comodi, abbiamo quattro anni per scoprirlo.   

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