Libri & Editori
Metterti in proprio? Ma sei pazzo? Il libro

Quando ha preso la decisione che gli ha cambiato la vita molti gli hanno dato del pazzo. "Ma come, hai 26 anni, un posto fisso in una multinazionale, e che fai? Molli tutto per metterti in proprio?". È andata proprio così: Daniele Cammarone, romano classe 1985, assunto a soli 20 anni presso la Warner Village Cinemas Spa, dove arriva, in poco tempo, a ricoprire il ruolo di IT Project Manager, quattro anni fa ha deciso di fare il grande passo: con i risparmi messi da pare (non con linee di credito bancarie...) ha aperto una sua azienda, in un settore completamente diverso (quello dei servizi alla mobilità) e allo stesso tempo ha iniziato a studiare da coach con il celebre coach-maker e "allenatore mentale" Roberto Cerè.
Da questa esperienza è nato Da dipendente a imprenditore, la tua nuova vita in 4 semplici passi, un manuale e un diario di vita in cui l'autore mette a confronto i due volti del business, dipendente vs imprenditore e traccia un percorso per capire come sviluppare le competenze e trovare le risorse necessarie peravere successo con una nuova attività. Un libro per dire addio a quegli stati d'animo limitanti, insicurezza, paura di agire e di fallire, cheimpediscono di sognare in grande. Una vera e propria guida per fondare e finanziare un'impresa, fatta di risultati reali e concreti.
Il libro fa parte della fortunata collana SE VUOI PUOI diretta da Roberto Cerè, autore del best seller aull'automotivazione Se vuoi puoi (trentesima edizione in Italia tra ristampe e nuove edizioni, a maggio è uscita la traduzione russa per i tipi di Eksmo) e ideatore del programma Real Result Coaching, un percorso di 24 mesi che guida un gruppo ristretto e selezionato di di professionisti a imparare e praticare il mestiere del Coach.
Il volume di Cammarone è stato per diversie settimane ai vertici delle clkassifiche, generale e di setotre, di Amazon.it. Segno che qualche altro "pazzo" in giro, attratto dalla follia creativa di giovani come Daniele Cammarone, c'è...
Daniele Cammarone, Da dipendente a imprenditore, Mind Edizioni, pagine 104, € 8,90
UNO STRALCIO DAL LIBRO
Nessuna persona che ha raggiunto il successo ha affrontato un percorso agevole; il processo è pieno di insidie, soprattutto all'inizio. Ma, quando riuscirai a raggiungere ciò che hai sempre desiderato, sarà tutto più semplice. Se insisti e persisti, se sei disposto a investire su te stesso, a metterti in discussione, a voler imparare sempre cose nuove, vedrai che lungo la strada capirai che tutto è possibile. Tutte le diffi - coltà, gli ostacoli, che all'inizio ti sembravano impossibili da superare, saranno successivamente solo un lontano ricordo di cui poter sorridere. L'importante è non arrendersi mai, ascoltare il proprio cuore e andare sempre avanti. I dubbi tanto continueranno a emergere, anche dopo che avrai deciso di proseguire.
Se deciderai di affrontare il viaggio verso la trasformazione, dovrai fare i conti anche con amici e parenti, che non capiranno perché tu voglia intraprendere una nuova strada, soprattutto se intendi lasciare un posto fisso. Quando mi sono dimesso e ho deciso di fare l'imprenditore, in piena crisi economica, non ho avuto nessun appoggio. A parte la mia compagna, tutti pensavano che fossi pazzo ad abbandonare una carriera sicura in una grande azienda, per lanciarmi nel vuoto senza paracadute. È stato un continuo susseguirsi di frasi del tipo: "Tu sei matto!", "Ma chi te lo fa fare?!", "Avessi avuto io un lavoro come il tuo non lo avrei mai lasciato!", "C'è crisi, hai esperienza per affrontarla", "Nessuno comprerà da te!". Tutti saranno lì pronti a giudicarti, alcuni addirittura a gioire, nel caso tu fallisca con la famosa frase: "Te l'avevo detto!".
Se sei cresciuto in una famiglia con reddito da lavoro dipendente, dovrai lottare per cambiare la struttura mentale che ti è stata inculcata. Ti chiederanno spesso: "Perché?". Rispondi semplicemente a te stesso, ponendoti la domanda: "Perché no?", "Perché non provare?".
Dal momento che venivo da un'esperienza importante da poter rivendere facilmente sul mercato, anziché avviare una nuova attività, potevo semplicemente cambiare posto di lavoro. In questo caso, però, mi sarei precluso la possibilità di possedere una mia impresa. Tra mille dubbi, incertezze e paure ha vinto "la vocina da imprenditore" che ripeteva dentro la mia testa: "Perché non iniziare oggi?". Non ho mai rimpianto la decisione presa, anzi la celebro in continuazione.
