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Luxottica, dagli occhiali alla moda di lusso. Acquisita Supreme per 1,5 miliardi

La famiglia Del Vecchio si tuffa nel settore della moda di lusso. La transazione dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno.
Luxottica, acquisita Supreme per 1,5 miliardi
EssilorLuxottica acquisisce Supreme per 1,5 miliardi di dollari. Il leader dell’eyewear fondato da Leonardo Del Vecchio, si tuffa così in un settore inesplorato: la moda. E, più nello specifico lo streetwear. La transazione dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno.
VF, gruppo americano di moda di lusso, ha detto che sia i ricavi che i guadagni del marchio sono diminuiti fra il 2022 e il 2023. Fino a qualche anno fa Supreme era il più importante marchio di streetwear al mondo: era noto per i vestiti in colori uniformi e con un grosso logo (una scritta “Supreme” in un riquadro rosso).
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Negli ultimi anni però ha subito una concorrenza crescente da parte di marchi emergenti, oltre che un calo di interesse dovuto a un cambiamento di tendenza nella moda di lusso, che oggi tende a favorire meno i loghi grossi ed evidenti come quello di Supreme. La stessa acquisizione da parte di VF, gruppo che possiede fra l’altro Vans, Timberland e The North Face, ne ha minato la fama di marchio indipendente.
L’operazione risulta indubbiamente un affare per Luxottica, considerando che lo stesso gruppo Vf acquisì Supreme per circa 2 miliardi e 100 milioni di dollari, 600 milioni in più rispetto al prezzo di cessione al gruppo della famiglia Del Vecchio.
Supreme fu fondata nel 1994 da James Jebbia, che aveva aperto un negozio a Lafayette Street, a Manhattan, dopo aver lavorato per circa dieci anni in altri marchi di moda newyorkesi (era nato negli Stati Uniti, ma aveva vissuto fino ai 19 anni a Londra).
Il negozio era originale e atipico, ricordava anche una galleria d’arte e divenne subito un punto di riferimento per gli skater e per quanti seguivano il modo di vestire della cultura hip hop. Vendeva felpe, magliette, sneaker, cappellini e giacconi sportivi, tutti con il logo in bella vista: rosso con scritta bianca, ispirato alle scritte in Futura Italic delle opere di Barbara Kruger, artista statunitense famosa per le posizioni anti-consumiste.
Era anche diventato famoso per i cosiddetti “drop”, la messa in vendita di prodotti in edizione limitata e in piccole quantità in pochi negozi selezionati, spesso con breve o nessuna anticipazione sui social network.