Smart traffic, un tappeto per evitare le code alle casse - Affaritaliani.it

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Smart traffic, un tappeto per evitare le code alle casse

Un vigile per la Gdo. La piattaforma Smart Traffic viene installata in prossimità di ciascuna cassa e permette lo smistamento ordinato del traffico pedonale, infatti, attraverso un'interruzione della fila e segnalazioni luminose, i clienti che hanno ultimato gli acquisti possono sostare tranquillamente in coda mentre quelli ancora in fase di scelta possono oltrepassare trasversalmente la coda stessa, verso altre corsie, senza disagio per alcuno.

Di solito negli ambienti della Gdo, la coda di clienti in attesa del proprio turno di pagamento alle casse, non presenta punti di passaggio per consentire l'attraversamento di chi, ancora in fase di scelta, si aggira tra gli scaffali. L'aspetto negativo di questa pratica è rappresentato dal fatto che i clienti possono farsi strada solo grazie ad esplicita richiesta di permesso fatta agli acquirenti in coda, che si spostano per consentire l'attraversamento.

In uno scenario del genere o si fa spostare chi è in coda – con conseguente disagio di persone e carrelli – o si fa il giro circumnavigando intere corsie. La tecnologia Smart Traffic, invece, permette di evitare entrambe le fatiche: il tappeto funge da semaforo che, tramite segnalazioni luminose, blocca i carrelli lasciando spazio per chi si sta ancora aggirando nel supermercato alla ricerca di prodotti. In breve, il tappeto lavora in sincronia con la cassa stessa e fa avanzare le persone solo quando possono effettivamente procedere al posizionamento dei prodotti sul banco e al successivo pagamento.

Il tappeto punta a mantenere l'avanzamento della coda sincrono con il ritmo dei pagamenti alla cassa; creare un punto di incrocio libero da utenti in attesa; consigliare o sconsigliare, mediante segnalazioni, l'avanzamento nel punto di incrocio.

E’ realizzato in policarbonato che garantisce elevate performance in termini di resistenza e durata, ha uno spessore di 4 mm e occupa un'area a terra di 800x2450 millimetri quadrati.

Sebbene lo spessore sia estremamente contenuto, possiede uno scivolo su tutto il perimetro per facilitarne ulteriormente l'attraversamento. L'intera superficie del tappeto è ricoperta da una pellicola certificata calpestabile antiscivolo, da segnalazione iconografica e da segnalazione luminescente a LED RGB di intensità regolabile. Il tappeto è alimentato a bassa tensione, di facile installazione-disinstallazione e non presenta necessità di manutenzione se non la normale pulizia che può essere fatta con le usuali
attrezzature manuali o motorizzate.

Inoltre la logica di accensione è decisa dalla ECU (unità elettronica di controllo programmabile), largamente interfacciabile alla sensoristica. Due sensori a pavimento avvertono la ECU della presenza o dell'assenza di clienti in coda. La gestione e la programmazione di più stazioni può essere realizzata in Wi-Fi mediante una stazione centrale (PC) che comunica con le rispettive ECU installate alle casse vicine a ciascun tappeto.
Tutti i materiali utilizzati sia per l'unità a terra che per l'elettronica sono in conformità CE, resistenti al fuoco e comunque non sprigionano gas nocivi in presenza di fiamma.

L’inventore del dispositivo è l’ingegnere Salvatore Volpe, fondatore e responsabile tecnico di una società di consulenza, siciliano di nascita e torinese di adozione, con una laurea in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino e laureando in ingegneria meccatronica presso la stessa università, un passato presso il Centro di Ricerche FIAT e attuale consulente del Gruppo Siemens che, dopo una attenta analisi sui alcuni dei principali punti vendita torinesi, notò congestione, confusione e disorientamento da parte dei clienti che dovevano bypassare le file per completare i propri acquisti.

Salvatore Volpe spiega “La nostra presenza sul campo industriale ci stimola ad investire e spendere energie nella ricerca che passa attraverso studi approfonditi e idee creative. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione le proprie conoscenze alle aziende più interessate a innovare. Molte energie, inoltre, vengono investite nella ricerca di strade nuove, con l'ideazione e lo sviluppo di dispositivi innovativi legati al mondo della produzione e non solo”.

“Ma in molti casi possedere un prodotto brevettato non significa automaticamente imporlo sul mercato nazionale e internazionale. L'innovazione senza la divulgazione dell'invenzione non bastano – spiega la responsabile delle Pubbliche relazioni del team Valeria Volpe . Si può creare il brevetto più innovativo negli ultimi dieci anni, ma senza una comunicazione adeguata il potenziale è sprecato”.