Marketing
Twitter cambia la pubblicità in base alle tue app

Per sei mesi, Twitter ha spiato (legalmente) le app scaricate dai suoi utenti. Una mole di dati che adesso metterà a disposizione degli inserzionisti: la pubblicità sul social sarà modulata in base alle app scaricate sullo stesso smartphone. Perché siamo (almeno un po') quello che scarichiamo.
L'annuncio di un tracciamento di questo tipo era già arrivato a novembre. Ma, fino a ora, Twitter non aveva dichiarato che cosa ne avrebbe fatto. Adesso è chiaro. Per fare un esempio: se abbiamo scaricato Candy Crush, sarà più probabile ricevere messaggi promozionali che riguardano videogiochi. E così per tutto il resto: notizie, fitness, app di singoli marchi.
Twitter conosce quindi cosa scarichiamo, ma non ha accesso ai conenuti delle nostre app. Può sapere ad esempio che abbiamo scelto WhatsApp, ma non può arrivare alle conversazioni. Se invece volessimo chiudere le porte a ogni informazione, è possibile bloccare l'accesso modificando le impostazioni di Twitter. Si tratta però di un meccanismo di silenzio-assenso, che privilegia gli obiettivi dell'azienda rispetto alla privacy degli utenti. D'altro canto non è l'unico modo con il quale Twitter indirizza la sua pubblicità: gli spot sono già modulati in base a chi seguiamo e a cosa twittiamo.