A- A+
MediaTech
Arabia Saudita, docente condannato a morte per uso "ostile" dei social

Arabia Saudita, docente condannato a morte per uso "ostile" dei social

In Arabia Saudita, un rinomato professore di diritto, noto per le sue idee riformiste, è stato condannato a morte per una serie di reati, tra cui quello di aver usato un account Twitter e WhatsApp per condividere notizie considerate “ostili” al regno.

A rivelarlo è il quotidiano britannico Guardian, che ha avuto accesso ai documenti del tribunale grazie al figlio dell’accademico, fuggito l’anno scorso dall’Arabia Saudita e ora residente in Gran Bretagna, in attesa di ottenere asilo politico.

Il professore Awad Al-Qarni, 65 anni, era stato arrestato nel settembre del 2017, all’inizio della campagna di repressione del dissenso avviata dal principe ereditario Mohammed bin Salman appena nominato, con la stampa di Riad che indicava nell’accademico un pericoloso predicatore.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
arabia sauditasocial





in evidenza
Affari in rete

Guarda la gallery

Affari in rete


in vetrina
Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso


motori
Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.