CorSera, rumors di addio per de Bortoli. Ma lui: "Non lascio". Pronto Calabresi
Voci insistenti danno Mario Calabresi, l'attuale direttore de La Stampa, in arrivo sulla tolda di comando del Corriere della Sera. Ma Ferruccio de Bortoli smentisce la sua uscita da Via Solferino: "Non ho nessuna intenzione di dimettermi".
Si è conclusa dopo meno di mezz’ora l’assemblea dei giornalisti del CorSera, introdotta dal Cdr che ha informato la redazione sulla possibile accelerazione di un cambio della guardia alla direzione del quotidiano. Non c’è stato nessun altro intervento e non è stata presa alcuna decisione, ma al termine della riunione sono rimbalzati rumors insistenti che danno Calabresi pronto a raccogliere l'eredità di FdB, affiancato da Aldo Cazzullo alla vicedirezione e dal numero uno dell'Ansa Giulio Anselmi, predecessore di Calabresi alla direzione de La Stampa, come direttore editoriale. In pratica de Bortoli avrebbe perso la fiducia dell’ad e del primo azionista, la Fiat, ma, pur rimettendosi alla volontà degli azionisti della Rcs, ha detto di non voler andarsene.
Secondo le interpretazioni che vanno per la maggiore, il passaggio di consegne in Via Solferino arriverebbe al termine di un conflitto fra l'attuale direzione del CorSera e l'amministratore delegato Pietro Scott Jovane riacutizzatosi nelle ultime settimane per l'affaire bonus. Una questione non nuova, che avrebbe impattato solo nel 2015 in base ai risultati conseguiti e che si avviava ormai a concludere il proprio iter. Un tempismo che, secondo alcuni rumors, sarebbe stato avallato proprio da de Bortoli. Il direttore del Corriere si è presentato in assemblea, schierandosi apertamente con i giornalisti.

La prima battaglia è andata al direttorissimo: il magement ha preferito rinunciare e "sospendere il sistema di incentivazione fino al pieno ripristino della profittabilità del gruppo". Cioè senza un termine puntuale, magari in attesa che la contesa si plachi. Non succederà presto. De Bortoli non è disposto a passi indietro. Se il management vorrà cambiare guida, dovrà farlo d'imperio, con un licenziamento che non sarà certo gradito alla redazione.
Intanto, è ripartito il totonomine. La soluzione interna porterebbe ad Antonio Polito, che ha già diretto Il Riformista e che ha da poco assunto la guida del Corriere del Mezzogiorno. L'altro nome è quello di Mario Calabresi. Da tempo il direttore de La Stampa viene accostato a Via Solferino. Un movimento sull'asse Torino-Milano non inedito (basta ricordare Paolo Mieli) e che pare ancor più naturale oggi che Fiat è primo azionista di entrambi i quotidiani.
Sull'intera vicenda restano delle zone oscure che non fanno chiudere il cerchio. Interpelllato sull'argomento, Jovane infatti ha più volte detto che "de Bortoli è il migliore possibile" (e lo ha ripetuto anche a Report, in una puntata che andrà in onda lunedì prossimo), convinzione confermata da altre fonti vicine all'ad secondo cui non ci sarebbe alcun contrasto o tensione con il direttore da parte del management di Rcs. Così, le voci sarebbero soltanto delle soffiate fatte uscire per non chiari obiettivi. Che carsicamente sarebbero tutte interne ai piani alti del CorSera.