Il nuovo re del poker è un computer
Al tavolo c'è un nuovo avversario. E' un giocatore solido, calcolatore e impassibile. Per la prima volta, un team di scienziati canadese ha creato un programma capace di battere chiunque a poker. Attenzione, però: serve restringere il campo. Il computer funziona solo con la variante texana, quella con cinque carte sul tavolo e due coperte per ogni giocatore che va per la maggiore in questi anni. Ed è efficace solo al momento dell'heads-up, l'uno contro uno finale.
E' vero, ammettono gli scienziati, il computer non può vincere ogni mano. Ma la sua efficacia è enorme, tale da garantirgli la vittoria in un numero di mani sufficiente a renderlo imbattibile. Detto questo, resta comunque unagrande passo avanti, perché è la prima volta che un computer promette di battere chiunque in un gioco che lascia spazio al bluff.
Già in passato, un computer aveva superato la massima espressione del genere umano in un gioco specifico. Il caso più famoso è Deep Blue, programma IBM in gradi di battere il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov. Ma le carte sono un'altra cosa. Perché gli scacchi o la dama si decidono in base a informazioni visibili a entrambi i giocatori. Il poker ammette invece il bluff. Per questo è stato un grattacapo per gli sviluppatori di intelligenza artificiale. Ora, la domanda è: a cosa servirà? Nell'immediato a sviluppare programmi capaci di migliorare il gioco dei professionisti. Ma in futuro, una macchiana in grado non solo di calcolare ma anche di prevedere e svelare le informazioni mancanti, potrà ambire a ben altre funzioni.