Il blockchain contro le fake news sul coronavirus
Mentre il governo ha da poco istituito l'ennesima task force per combattere il fenomeno delle fake news, che in questo periodo di epidemia si susseguono a ritmo calzante sul web, una start up italiana potrebbe aver trovato una nuova via tecnologica per combattere il fenomeno. Si tratta della LKS foudation, nata per diffondere e sviluppare nuove applicazioni da sviluppare grazie alla tecnologia blockchain. Ed è di questi giorni la notizia che la societa starebbe studiando una nuova applicazione per dare, grazie alla blockchain, un contributo importante per combattere proprio le fake news. Almeno questo è uno degli obiettivi della italiana LKS Foundation, che sta sviluppando LKSCOIN, che consisterebbe in un No-Fungible Token o NFT per contrastare le fake news e allo stesso tempo tutelare il copyright dei contenuti digitali. Il progetto LKSCOIN, infatti, prevede una procedura studiata in grado di sfruttare le potenzialità della blockchain adattandole alla lotta contro le fake news e incentivando la propaganda di solo informazioni certe, garantite da un copyright tutelato e protetto. Ma come funzionerebbe in pratica tutto ciò? La LKS Foundation intende creare un vero e proprio processo per cui il contenuto digitale, la proprietà del contenuto e l’identità della fonte siano collegati tra loro e registrati secondo i principi fondamentali della Blockchain, attraverso una transazione univoca e irreversibile. In sostanza, attraverso un NFT di LKSCOIN, sarà possibile unire in una transazione: - Il Know Your Customer o KYC della transazione che determina l’identità della persona che sta effettuando la transazione di deposito dell’informazione; - Il deposito della prova temporale dell’esistenza di un contenuto; - Il contenuto digitale attraverso il link del contenuto dentro il social dove è stato depositato. Grazie a questo processo, visto che le caratteristiche della blockchain permettobo proprio la certezza del dato e la sua immutabilità, diventa chiaro e certo chi è il reale utente-autore dell’opera al contenuto digitale pubblicato ed il luogo e data di pubblicazione. La registrazione su blockchain permette, infatti, di ricondurre in modo univoco e irreversibile alla transazione iniziale di creazione del contenuto digitale e quindi al suo creatore. Grazie alla integrazione già operata da LKSCOIN nel social network Cam.TV e l’attivazione della IEO - Initial Exchange Offering - di LKS sul crypto-exchange ibrido di Eidoo, la LKS Foundation prevede di creare il NFT con i fondi recuperati dalla Token Sale. Lo sviluppo dei Non-Fungible Token permetterebbe alla LKS Foundation di creare obiettivi aggiuntivi al LKS Core, che rendonerebbero il nuovo mercato dei contenuti digitali sempre più responsabile. Gli Nft di LKSCOIN permetterebbero, infatti, ai “manipolatori” dell’informazione di doversi assumere la responsabilità di quanto pubblicato. Sarebbe perciò molto piu semplice capire chi è il vreo autore di una notizia pubblicata e quindi da un lato piu semplice punirlo o “smascherarlo”. Ed ecco perciò che cosi si otterrebbe un importante obiettivo aggiuntivo: e cioè quello di disincentivare a mentire. Grazie all’utilizzo della blockchain, come detto ogni “bufala” potrebbe essere tracciata e dunque, facilmente identificare colui che ha mentito.
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