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Imen Jane nella bufera, la retromarcia: "Stories senza rispetto, scusatemi"




Imen Jane insieme all'amica e collega Francesca Mapelli in Sicilia per un evento di sensibilizzazione. Su Instagram scoppia il caos sulle stories. Ora le scuse
Molte le persone che su Twitter si sono unite contro Francesca Mapelli e Imen Jane, sottolineando l'inadeguatezza di quelle parole: "Mi disgusta l'espressione compiaciuta della Mapelli, come a dire "sono un genio". Mi fa schifo #ImenJane che le dà il cinque, perché beh la cattiveria accompagna cattiveria. Almeno si sono rivelate ulteriormente per quelle che sono: povere d'animo", ha scritto un utente. "La cosa triste è come lei abbia avuto il pensiero di fare una storia per spiegare la genialata dell’amica e come siano così soddisfatte all’idea di aver salvato l’economia del paese con la stronzata dell’anno. Provinciali di pensiero e di animo", ha rincarato la dose un altro. "Ho la percezione che non ci sia cattiveria nelle loro parole. Si tratta di persone che, fuori dal loro mondicino e dai loro provilegi, non sanno minimante come funziona il mondo vero", "continuiamo a dare adito a queste così la loro popolarità cresce e ce le troviamo sul groppone a vita", ha chiosato un altro utente.
Mi disgusta l'espressione compiaciuta della Mapelli, come a dire "sono un genio". Mi fa schifo #ImenJane che le dà il cinque con tanto di "Bitch", perché beh la cattiveria accompagna cattiveria. Almeno si sono rivelate ulteriormente per quelle che sono: povere d'animo pic.twitter.com/rWabg4ebU3
— Nei casini 🌼 and watching Grey's Anatomy (@givemethelaurea) July 5, 2021
Ma non è tutto. L'intera narrazione del soggiorno a Palermo delle due ragazze, ritrovatesi lì per sostenere una campagna di sensibilizzazione sull'inquinamento ambientale, è stato centro di discussione, dibattito e critiche sui social. In particolare, in un'altra storia postata da Imen Jane viene raccontato l'episodio del taxi, dove l'amica Mapelli chiede al tassista "Ma che radio avete a Palermo", "Le stesse che avete a Milano". O ancora la richiesta delle “due scrambled eggs” in hotel, a cui il concierge ribatte con un semplice “ok, due uova strapazzate”.
Anche qui i commenti piccanti dal web non sono mancati: "E comunque se a Palermo ordini le scrambled eggs, pensi di darti un tono ma in realtà non sai vivere. Il caso è chiuso", ha scritto un utente. "A me dispiace solo per i lavoratori trattati con volgare superbia. Per il resto le due "signore della borghesia milanese" fanno solo ridere come in un cinepanettone", ha commentato un altro. "Peraltro non c'è peggior sudditanza culturale e provincialismo nell'usare lingue straniere proprio per darsi un tono", ha sottolineato Francesco.