Investimenti pubblicitari globali 2014 a +6%, Italia unico Paese con budget in calo
Investimenti pubblicitari globali 2014 a +6%, Italia unico Paese con budget in calo. E' quanto emerge, secondo quanto scrive il sito advexpress.it, dal report Consensus Ad Forecast dell'istituto di ricerca Warc, secondo cui a trainare gli investimenti in advertising saranno in particolare i Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Tra tutti i Paesi presi in esame dal report, l'unico che alla fine di quest'anno vedrà una riduzione della spesa pubblicitaria sarà l'Italia, anche se il calo sarà contenuto al -0,4%. Per quanto riguarda i singoli mezzi, a crescere sarà soprattutto Internet, a +16,4%, seguito dalla tv a +5,3%.

Secondo il report si chiama Consensus Ad Forecast dell'istituto di ricerca Warc, basato sulla media ponderata delle previsioni formulate da molteplici fonti (incluse agenzie media, editori, concessionarie e organismi associativi delle varie nazioni prese in esame, ndr), a fine 2014 gli investimenti pubblicitari globali si attesteranno a +6%. Il report analizza la spesa pubblicitaria in Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Russia, Spagna, UK e USA e considera gli investimenti sui diversi mezzi: Quotidiani, Periodici, Tv, Radio, Cinema, Out Of Home e Internet. Dal Consensus Ad Forecast emerge che a trainare gli investimenti in advertising saranno in particolare i Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Il Brasile segenerà +12,8% sul 2013, l'India si attesterà a +11,3%, la Cina a +11,1% e la Russia a +9%. Le previsioni, tranne che nel caso della Russia, sono migliorative rispetto a quelle di inizio anno.

Gli Stati Uniti vedranno la propria spesa pubblicitaria salire del 5,5%, mentre l'Italia sarà l'unico Paese a registrare alla fine di quest'anno una riduzione dell'ad spending, anche se il calo sarà contenuto al -0,4%. Per quanto riguarda i singoli mezzi, a crescere sarà soprattutto Internet, a +16,4%, seguito dalla tv a +5,3%. In crescita anche gli investimenti su cinema (+4,6%), out-of-home (+4,2%) e radio (+2%). Ancora in calo i budget su magazine (-3,5%) e quotidiani (-4,1%).