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La rivincita di Freccero: "Il Pd mi esiliò sul satellite, ma ora rinnovo Rai2"

Carlo Freccero non è mai apparso più entusiasta, e l'affollatissima conferenza stampa nella Sala degli Arazzi a Viale Mazzini diventa lo scenario di una rèntrée in grande stile, di un rimpatriata trionfale, in una parola: di una rivincita che ha quasi un sapore romanzesco. 

In carica quale direttore di Rai2 da una ventina di giorni, Freccero è un fiume in piena nel raccontare, ai tantissimi giornalisti riuniti ad ascoltarlo, qualche scampolo del programma prossimo venturo della seconda rete, i cui elementi fondanti - se possiamo azzardare un termine letterario - saranno all'insegna della "scapigliatura", ovvero genio e sregolatezza. 

Genio e sregolatezza incarnati idealmente dallo stile e dal background di Freccero e che pervaderanno i palinsesti del canale Rai del quale si occuperà per poco più di nove mesi, gratuitamente. E, dalla passione scatenata che traspare dal suo eloquio, si comprende che il suo ritorno alla guida di un canale Rai compensa le tante, per dirla con le sue parole, "nefandezze che il Potere gli ha inflitto e imposto". Ma quel potere, si affretta subito a precisare, "è ormai passato". 

Freccero allude all'ostracismo subìto prima da parte di Silvio Berlusconi per cinque anni, quindi per mano del Partito Democratico. "Il Pd mi mandò in esilio sul satellite" tuona, senza tuttavia moti di risentimento poiché si affretta a precisare: "E lo ringrazio. Lo ringrazio perché su Rai4 ho imparato tantissimo, e ho precorso Sky Atlantic, oltre ad aver portato in chiaro due serie Tv di grande successo: Breaking Bad e Mad Men". 

Ma con "nefandezze subite", il direttore di Rai2 si riferisce anche alla gogna cui fu esposto per la serie Tv  spagnola Fisica e Chimica, e per i "baci gay" che all'epoca della messa in onda gli costarono la sospensione temporanea dalla direzione di Rai4. "Ora sono tutti gay" commenta infervorato Freccero, "io ho subìto processi, e adesso in prima serata sono tutti gay". 

A parte le "frecciate", Freccero racconta alla stampa come sarà la sua Rai2, che egli rivoluzionerà a partire dal programma religioso Sulla via di Damasco, affidato d'ora in poi alla conduzione di Eva Crosetta. E per quanto riguarda l'argomento confessionale, egli ha financo in mente un programma dedicato alla religione musulmana. "In Tv c'è posto per il cattolicesimo, per il protestantesimo... perché non l'Islam?".

Ma la vera pietra angolare della Rai2 firmata Carlo Freccero sarà un programma di approfondimento politico subito dopo il Tg delle 20,30 che andrà a scontrarsi con Otto e mezzo su La7 e Stasera Italia su Rete4, poiché "è necessario colmare al più presto la lacuna dell'approfondimento politico in Rai, che manca da troppi anni, specie in vista delle prossime Elezioni Europee". E a proposito di informazione e politica, il direttore di Rai2 ha tessuto lodi sperticate del direttore del TG2, ovvero Gennaro Sangiuliano, con il quale Freccero dice di essere "in assoluta sintonia e sinergia"

Nella nuova Rai2 vi sarà spazio anche per un talk show condotto da Annalisa Bruchi e Alessandro Giuli, dal titolo Povera Patria, nel quale si darà ampia risonanza a quelli che Freccero chiama "i cigni neri", ovvero le notizie "scomode e pericolose che non vengono mai date nel nostro Paese". Rispondendo a una domanda di Salvatore Merlo del Foglio che gli chiede spiegazioni sulla natura di tali "cigni neri", il direttore di Rai2 deplora per esempio la copertura mediatica Rai sui gilet gialli, l'esaltazione di Emmanuel Macron "ormai bruciato", oltre all'errore commesso nel non prevedere la vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti. 

L'informazione non "mainstream" sarà un elemento di rilievo nella gestione Freccero, che ha annunciato L'Ottavo Blog, un programma che si premurerà di dare spazio al vivaio proteiforme dei blog o dei siti d'informazione non allineati quali per esempio L'Antidiplomatico, L'Intellettuale Dissidente e Il Nodo Gordiano. Guai però a tacciarlo di voler fare una Tv sovranista o grillina: "Semplicemente faccio una Tv generalista" risponde infervorato, "e la Tv generalista è lo specchio del Paese. Sono però contro l'informazione a senso unico".

Quanto a Nemo - Nessuno escluso, il programma condotto finora da Enrico Lucci, esso si "sdoppierà" in due anime. La trasmissione in sé assumerà un nuovo titolo (non ancora rivelato) e vedrà alla conduzione Alessandro Sortino (ex Iena e autore di Nemo), mentre Lucci tornerà a condurre Realiti Sciò, su cui Freccero punta molto e che ha definito una "dolce, affettuosa seppur crudele rappresentazione dell'Italietta del selfie". 

Freccero ha quindi ringraziato sarcasticamente il deputato dem Michele Anzaldi per la polemica sul presunto ritorno di Simona Ventura a The Voice, e sul presunto costo di un milione a puntata, costo che il direttore di Rai2 ha smentito categoricamente, lodando al tempo stesso la capacità dei canali satellitari di aver rivisitato i talent show nati su Rai2 - in primis X-Factor - con un'estetica di altissimo livello, che il Servizio Pubblico dovrebbe rifare propria. In ogni caso The Voice, a detta del direttore Freccero, si farà se si riusciranno a trovare degli studi televisivi idonei, altrimenti salterà tutto. Con buona pace di chi vi ha polemizzato sopra per giorni e giorni. 

Altro punto all'ordine del giorno: tolleranza zero per i telefilm quali NCIS, troppo identitario di "una realtà statunitense provinciale", che saranno sostituiti con repliche di fiction nostrane di successo, attingendo al "magazzino italiano". Mentre sarà dato ampio spazio alla satira, con il ritorno di Daniele Luttazzi e di "tutti i personaggi che in passato sono stati messi a tacere dai poteri forti". 

Sulla sorte di varietà storici di Rai2 quali Detto Fatto e I Fatti Vostri, Freccero è stato sibillino definendoli "programmi da Rai1"... a significare forse che, per sovvenzionare altri progetti che gli stanno più a cuore, la rete potrebbe sacrificarli? Staremo a vedere. Del resto ha fatto sapere che i suoi principali nemici sono: 1) Il tempo limitato e soprattutto 2) lo scarso budget a disposizione. Ciò significa che potrebbe dirottare risorse su nuovi progetti di suo maggior gradimento rispetto ai due suddetti programmi. Sicuramente, è stato falcidiato B come Sabato e non è stato rinnovato il contratto a Costantino della Gherardesca, anche se Pechino Express potrebbe sopravvivere in qualche modo. 

Quanto ai nuovi progetti imminenti, il direttore ha annunciato un omaggio all'indimenticato (nonché anima fondatrice di Rai2) Gianni Boncompagni con la collaborazione di Renzo Arbore (per il quale Freccero ha profuso molte lodi), reduce da ottimi ascolti con Guarda... Stupisci e Indietro Tutta 30 e l'Ode. La "nostalgia", del resto, sarà una pietra angolare nella nuova Rai2 firmata Freccero, con ampio ricorso al patrimonio culturale della Rai. "Nostalgia" che la farà da padrona già nell'imminente C'è Celentano, omaggio fortemente voluto da Freccero al "Molleggiato" alla vigilia del suo compleanno, in onda sabato 5 gennaio alle 21,05 su Rai2. Quasi un Techetechetè della seconda rete, con materiale inedito donato in esclusiva da Claudia Mori, materiale che immortala lei e Adriano in una sfolgorante giovinezza.

In chiusura di conferenza stampa, Carlo Freccero ci ha tenuto a dire che tutto quanto elencato sopra è solo parte di ciò che ha in mente, fra cui non possiamo non citare un prossimo omaggio a Bernardo Bertolucci corredato da un documentario di Luca Guadagnino sul regista recentemente scomparso.

In conclusione, Freccero è tornato a Viale Mazzini da vincitore (anche se, neanche troppo scherzando, dichiara di essersi aspettato la direzione dell'Ammiraglia, ovvero Rai1...) e dunque, per parafrasare Eva contro Eva (anch'essa storia di rivincite personali), "allacciatevi le cinture, perché sarà un viaggio alquanto movimentato". Nonché ricco di sorprese, com'è nel suo stile. 

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