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Luci sempre accese e 42 mln di spese energetiche, il "marcio" dei palazzi Ue

L'inchiesta di Quarta Repubblica mette in luce l'enorme incoerenza dell'Unione Europea in termini di sprechi energetici
Il giornalista Antonio Rossitto ha poi svelato come ci sia un altro grande spreco di denaro e dal punto di vista dell’inquinamento: “Il Parlamento Europeo ha due sedi, c'è una sede di Bruxelles e la sede di Strasburgo. Dunque, la sede di Strasburgo viene raggiunta in massa da funzionari, parlamentari e i loro collaboratori una volta al mese per una sessione che si chiama plenaria".
L’inviato di Quarta Repubblica ha poi spiegato che quando il Parlamento Europeo si trasferisce da Bruxelles a Strasburgo, ogni deputato ha a sua disposizione un baule di plastica da riempire e da lasciare fuori dagli uffici per il ritiro e il trasporto.
"Noi abbiamo tutto telematico, per cui l'unica cosa che c'è effettivamente è forse un foglio. Questo riguarda molti altri deputati", racconta Giuseppe Papalia, assistente media di Angelo Ciocca Eurodeputato Lega, che ha mostrato il suo baule in partenza per Strasburgo con all’interno un solo foglio di carta.
L’inviato della trasmissione ha poi seguito il viaggio degli gli otto tir che hanno trasportato i bauli dei 705 parlamentari da Bruxelles a Strasburgo, sede utilizzata solo per 42 giorni all'anno. Sono 430 chilometri di tragitto, come se una volta al mese il Parlamento italiano si spostasse da Roma a Bari, con uno spreco quantificato in 109 milioni di euro come si evince dalla Corte dei Conti europea, e che in termini di impatto ambientale corrispondono a 19.000 tonnellate di CO2 di emissioni.
"Questo è il nostro baule, prezioso baule. Il foglio è una provocazione ovviamente forte, se oggi si parla di efficientare, il primo efficientamento è evitare che questi bauli vuoti viaggino avanti e indietro", sono le parole dell’Europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, che ha poi spiegato l’ordine del giorno della plenaria di marzo: “Discuteremo questa settimana proprio il provvedimento folle, che imporrebbe ai cittadini europei e quindi ai cittadini italiani di mettere mano al portafoglio o di correre all'istituto di credito per farsi prestare soldi per efficientare il proprio immobile".