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"Il mio sogno? Essere l'italiano che vende hamburger agli americani e aprire il Peach Pit di Beverly Hills 90210. Vieri? Ama quello con la cipolla cruda" - L'intervista allo youtuber Mocho
Star di Youtube e imprenditore, arriva il terzo Meat Crew a Milano tra cibo ed entertainment. "L'hamburger gourmet non esiste", racconta Mocho ad Affaritaliani

Mocho - foto Alex Alberton
"Il mio sogno? Essere l'italiano che vende hamburger agli americani e aprire il Peach Pit di Beverly Hills 90210. Vieri? Ama quello con la cipolla cruda" - L'intervista allo youtuber Mocho
"Meat Crew? E' la realizzazione del mio sogno da bambino di avere un'hamburgeria. Ce l'ho fatta passando attraverso Youtube (con un canale di quasi 300mila iscritti dedicato al cibo, ndr). Un progetto di comunicazione che si è trasformato poi in prodotto, ossia l'hamburger americano", spiega ad Affaritaliani Mocho, al secolo Massimo Novati. Sin qui tre store a Milano e uno a Como con il quarto punto vendita all'ombra della Madonnina (nel quartiere Isola, in viale Restelli 3) nato in queste ore all'interno dello spazio PLB World di Christian Vieri e Bernardo Corradi.
Nel nuovo store non c'è solo una partnership tra Mocho e i due grandi ex calciatori, ma anche tra cibo ed entertainment: gli ospiti all'interno dell'Hub hanno il servizio food and beverage (targato Meat Crew per l'appunto), con spazi dedicati alla creazione di contenuti, 2 studi podcast, una streaming room e un'area gaming (by PLB). Non solo: lo spazio eventi arriva ad ospitare fino a 70 persone.
Sul fronte gastronomico il grido di battaglia è forte e chiaro...
"Siamo qui per far assaggiare veramente l'hamburger americano agli italiani", spiega Mocho.
E qual è il vero hamburger americano che l'italiano medio non conosce?
"Non è l'hamburger gourmet. Dico di più..."
Prego...
"L'hamburger gourmet non esiste. Esiste l'hamburger. Può essere più o meno buono, ma quello americano è - per eccellenza - il cheeseburger col formaggio. Il più famoso. In Italia siamo molto fan dei bacon cheeseburger, si tratta del nostro panino più venduto. Però..."
Però?
"Per me il vero hamburger americano - che abbiamo anche noi a menù, ispirato a un famoso fast food Usa - è L.A. E' il nostro panino cavallo di battaglia con doppia carne, formaggio, insalata, pomodoro, cipolle e salsa burger"

Che America raccontano i tuoi locali?
"Il mio focus è raccontare l'America attraverso il cibo. Sono stato a New York, Los Angeles, Miami. Ma anche in Idaho, North e South Carolina... Da ogni posto ho preso spunto per raccontare cosa si mangia. E molte volte è lo specchio di che tipo di società ci sia in quello Stato. Ma soprattutto, per l'appunto, si tratta di Stati. La California non è il North Carolina, l'Idaho non è il Texas, Wahshington non è la Florida... E' un melting pot di cose e di realtà, più o meno belle, in cui io mi sono sempre concentrato nel raccontare il cibo"
Per te cos'è l'America al di fuori del cibo?
"Penso alla cultura pop, al game, a tutto quello che gira intorno agli sport. Penso in grande, alle cose 'mastondontiche'. Mi viene in mente quando ero bambino e ho visto per la prima volta Miami.... da brianzolo - nato e cresciuto in un paesino di duemila abitanti - mi son detto 'Questa è l'America?'. Era tutto gigante, enorme, esagerato. Ed effettivamente è davvero così"
A proposito dei bambini. Quelli nati negli anni '80 e '90 sono cresciuti con il mito dell'America e dei fast food che vedevano in televisione nelle serie tv o al cinema. Se tu dovessi identificare il tuo locale in una serie tv americana, cosa ti viene in mente?
"Se parliamo di serie tv, il mio riferimento è Beverly Hills 90210, che aveva il Peach Pit (il fast food luogo di ritrovo di Brenda, Dylan, Brandon, Kelly e i protagonisti della serie, ndr) e io sognavo di avere un Daimer di quel tipo. Volevo essere il proprietario di quel locale. Per me Beverly Hills rimane il punto d'arrivo, da vecchio voglio avere il Peach Pit (sorride, ndr)"
Com'è nata la partnership con Bobo Vieri e Bernardo Corradi?
"Da due occasioni che si incontrano. Noi avevamo uno store in viale Carmagnola a Milano che era diventato troppo piccolo per le nostre esigenze e loro avevano uno spazio inutilizzato che andava in scadenza con un loro vecchio fornitore. La domanda ha incontrato pienamente l'offerta, ci siamo sentiti via mail per la prima volta, siamo venuti a vedere lo spazio, abbiamo conosciuto, Corrado e Bobo. Come dicevo prima, il fatto di essere partiti dal digitale e poter tornare in un ambiente fisico - ma che parla di digitale - ci è piaciuto molto. E ci è piaciuta la connessione che si poteva creare, perché qui passano persone nel nostro target e che vogliono il nostro prodotto. Una situazione 'Win Win', che abbiamo sfruttato"

Qual è l'hamburger preferito da Bobo Vieri?
"Bobo è un estimatore dell'L.A. - quello di cui ti parlavo prima - perché mi ha detto che gli piace la cipolla cruda"
E quello di Corradi?
"Bernardo per ora so che è un fan dell'Oklahoma (poppio Patty da 90 grammi con cipolla smashata, American Cheese, Bacon Super Crispy, pickles, ketchup e senape, ndr). Però vediamo devono ancora conoscere il menù. Poi ci saranno nuove etichette dalla prossima settimana. Vediamo... Mi sa che saranno fan di un po' di tutto, però.. forse non possono raccontarlo perché sono tutti e due a dieta. Nel caso... 'Ragazzi io so che avete mangiato un panino, uno' (sorride, ndr)"
Oggi il radar dei tuoi locali è milanese e comasco, pensando di espanderti verso quali orizzonti guardi?
"Sicuramente l'Europa. Trovo che sia un format che può tranquillamente vivere fuori dall'Italia. Ma..."
Ma?
"Per la mia esperienza negli Stati Uniti... io voglio andare là. Vorrei essere l'italiano che vende gli hamburger agli americani"
Chiudiamo con una curiosità, perché ti chiamano Mocho?
"Non è un nome d'arte, non è che gli altri mi conoscono in un altro modo. Io sono Mocho per tutti. Da sempre. E' il soprannome che mi ha dato mio fratello da piccolo e me lo sono portato dietro. Mi piace"
Ma perchè te lo ha dato?
"Boh, mi chiamo Massimo e Mocho... è nato a caso. Me lo sono tenuto e mi ha portato un po' di fortuna"
La video intervista di Affaritaliani a Mocho
Chi è Mocho - Da star su Youtube, ai programmi tv fino al brand Meat Crew
Al grido di “Ho fame!”, il brianzolo Massimo Novati, conosciuto da tutti come Mocho, ha iniziato a muovere i primi passi trasformando le sue giornate in ufficio in ironici momenti nei quali recensire strani (e gustosi!) snack provenienti dall’Asia. Metti una camera, uno stile ironico e inusuale ed ecco che il boom non si è fatto attendere tanto che nel 2018 sbarca su YouTube con una nuova serie di video per Cucina da Uomini dove trova spazio la sua passione per il junk american food e per il barbecue. Non si fanno attendere video-ricette con tipici piatti americani rivisitati con il suo tocco deluxe o anche simpatiche e goduriose rivisitazioni dei piatti legati alla nostra cucina, sempre caratterizzate dall’abbondante stile di Mocho.
Nel 2020 è protagonista del suo primo programma tv “This is America” in onda su Food Network Italia con un successo incredibile. Il format esagerato e irriverente, interamente prodotto da Realize Networks, è il primo interamente dedicato alla cucina Made in USA in Italia. Lo show, nel 2021, viene riconfermato per una seconda stagione. Mocho è stato anche tra i volti del programma “Ogni Mattina”, in onda su Tv8.
Attualmente il suo canale YouTube conta oltre 11 milioni di visualizzazioni e più di 290mila iscritti, annoverando una folta community destinata ancora a crescere. Dal 2022 Mocho è diventato anche un imprenditore, lanciando il suo brand “Meat Crew” che racchiude una catena di fast food, un merchandising e un e-commerce.
Meat Crew? Obiettivo 4,5 milioni di fatturato nel 2025 - I numeri dell'hamburgeria di Mocho
Nel 2024 Meat Crew ha superato i 3 milioni di fatturato, registrando un incremento del 96% rispetto all’anno precedente. Oltre agli store, Meat Crew ha all’attivo anche una dark kitchen per servire la sempre più presente richiesta del mercato del delivery. Il progetto Meat Crew, tuttavia, non si è fermato ai confini milanesi: lo scorso 21 maggio è stato inaugurato un ulteriore nuovo store situato a Como. Dato degno di nota anche quello relativo al personale con un organico di 75 risorse e un incremento del personale +45% rispetto al 2024. Con oltre 500 mila panini venduti e 750mila persone servite sia in Store che in Delivery la stima per il 2025 è quella di superare i 4,5 milioni di fatturato, spinta che servirà a Meat Crew per espandersi con nuovi store sul territorio nazionale.