Adv, la radio si vede e si sente: "Mezzo integrato con il digitale"
C'è un mezzo che è stato dato per morto almeno un paio di volte. Con l'arrivo della televisione e poi con quello di internet. E invece la radio è sempre lì, in evoluzione. Il suo futuro è stato l'argomento del quarto appuntamento del Purple Program organizzato da Mindshare e incentrato sulla ricerca Radiocompass. Il risultato? La radio ha i suoi anni ma se li porta bene, integrandosi all'interno del MediaMix con Tv e digitale.
Lo studio, condotto dall'agenzia media guidata da Roberto Binaghi in collaborazione con le principali concessionarie radio private (24OreSystem, Gruppo Finelco, Manzoni, Mediamond, Openspace ed RDS Advertising e Research Now) rompe alcuni luoghi comuni. Non è vero, ad esempio, che "la pubblicità in radio non si ascolta". E non è neppure vero che "non si vede", perché stimola la ricerca sul web.
Il Consumer Journey, quindi, conferma dinamiche tipiche della radio ma costituisce anche un punto di rottura con il passato. La radio è ora un mezzo integrato col mondo digitalizzato, che moltiplica ed espande la sua presenza su molteplici piattaforme. I nuovi device, e le conseguenti nuove abitudini dell’audience radiofonica, rivoluzionano aspetti storici del mezzo, offrendo nuove modalità di ascolto, informazione e condivisione.
La pubblicità radiofonica produce benefici sul ricordo delle campagne e riflette in modo positivo sugli indicatori di brand. La radio, grazie alla capacità di comunicare al proprio pubblico in modo attuale e personale, rappresenta quindi un forte driver nel processo di acquisto del consumatore sia online su siti e portali, ma anche offline direttamente presso il punto vendita.
Mindshare ha selezionato un ventaglio di campagne radiofoniche attinenti a diverse categorie merceologiche, analizzandone la curva di risposta in termini di ricordo. La modellizzazione dei risultati emersi ha consentito di delineare un corridoio ottimale di “opportunità di ascolto” nel quale la campagna è in grado a raggiunge i massimi risultati. Applicando questo corridoio sarà possibile sviluppare pianificazioni in grado di minimizzare la dispersione del messaggio e di massimizzare le coperture efficaci.
Roberto Binaghi, Ceo di Mindshare, sottolinea come “La costante evoluzione che ha caratterizzato lo scenario media e la violenta accelerazione impressa dalla tecnologia digitale a tutti i livelli ha imposto alla nostra industry il ripensamento del media mix, ma senza perdere di vista i fondamentali offerti dai rinnovati mezzi tradizionali. Come la radio, che ha saputo reinventarsi".