Rcs, ricavi 2012 in calo a 1,59 miliardi
Rcs ha chiuso il 2012 con ricavi netti consolidati pari a 1,59 miliardi di euro, in calo rispetto agli 1,86 miliardi del 2011, con una riduzione dovuta alla diminuzione dei ricavi pubblicitari, di quelli diffusionali e di quelli editoriali diversi. L'indebitamento finanziario netto - si legge in una nota - si attesta a 845,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto all'anno precedente per il contributo dovuto alla cessione del gruppo Flammarion. La societa' ricorda che, al 30 settembre scorso, il risultato netto era negativo per 381 milioni di euro e che ad oggi Rcs "permane nella situazione prevista dall'articolo 2446 del codice civile".
Il cda ha dato via libera ad un rafforzamento patrimoniale per un importo massimo di 600 milioni di euro. I primi 400 milioni dovranno essere realizzati entro luglio 2013 e la restante parte entro il 2015. La prima tranche avra' "un effetto diluitivo assai significativo per gli azionisti che non dovessero aderire all'offerta", fa sapere Rcs. Il prezzo di sottoscrizione della ricapitalizzazione sara' fissato applicando uno sconto che sara' stabilito "in prossimita' dell'avvio dell'offerta, tenuto conto dell'esiguita' del capitale flottante della societa'". Si prevede che l'offerta possa avere inizio "nel primo semestre dell'esercizio in corso" per chiudersi entro il termine di luglio 2013. Quanto alla restante parte dell'aumento di capitale, il Consiglio di amministrazione potra' proporlo e realizzarlo "per disporre di ulteriori mezzi finanziari per la copertura del fabbisogno patrimoniale e finanziario connesso alla piena realizzazione del piano per lo sviluppo 2013-2014".
Lo stesso cda ha esaminato lo stato di avanzamento delle negoziazioni per il rifinanziamento del debito bancario in scadenza. Si prevede un finanziamento a medio termine per 575 milioni di euro, la cui erogazione - si legge in una nota - sara' "subordinata all'esecuzione e liberazione dell'aumento di capitale per un importo non inferiore a 400 milioni di euro". Una prima linea di credito avra' scadenza a tre anni, una seconda a cinque anni con periodo di preammortamento di tre anni; la terza linea di credito sara' revolving con scadenza a cinque anni.
Per quanto riguarda il primo trimestre di quest'anno Rcs prevede di registrare "un risultato netto in significativa perdita" anche per gli effetti negativi del mercato e degli oneri di ristrutturazione. Nei primi mesi dell'anno il peggioramento dello scenario macro economico ha portato i manager del gruppo a rivedere "alcuni parametri" del piano 2013-2015 approvato a dicembre "con l'obiettivo di garantire il raggiungimento dei target economici" annunciati. In particolare, si punta a una accelerazione dei progetti di sviluppo digitale, alla definizione di "ulteriori misure di efficientamento" e al deconsolodiamento di Dada per la quale si valuta la cessione. Sul piano vendite il gruppo editoriale prevede che entro fine 2014 si possano cedere "attivi non core per circa 250 milioni di euro".
I ricavi del Gruppo Rcs nel 2015 - secondo quanto prevede il piano per lo sviluppo approvato dal Cda - sono previsti in linea con quelli del 2012, con una forte crescita dei ricavi digitali che passeranno dal 9 per cento del fatturato del Gruppo registrato nel 2012 a "oltre il 21 per cento" a fine piano. La marginalita' e' attesa in crescita a circa il 10 per cento del fatturato, con un margine operativo lordo al 2015 pari a circa 150 milioni di euro. Investimenti e oneri di ristrutturazione peseranno principalmente sul 2013, anno in cui si prevede un calo "a singola cifra" dei ricavi; nel primo trimestre 2013 e, a seguire, nel corso dell'anno "si prevedono azioni di efficienza che genereranno benefici complessivi per oltre 80 milioni di euro". A partire dal 2014 Rcs prevede che il flusso di cassa della gestione operativa sara' positivo e, nel 2015, si attende "un ulteriore riduzione della posizione finanziaria netta con un significativo miglioramento del rapporto sul ebitda.
Al termine della riunione del cda la societa' ha comunicato che il presidente di Unicredit, Giuseppe Vita, lascera' il Consiglio di amministrazione di Rcs dopo la prossima assemblea degli azionisti "per sopravvenuti impegni professionali".