YouTube pigliatutto: ricavi pubblicitari boom
YouTube pigliatutto. Il gigante cotrollato da Google ha visto esplodere i ricavi pubblicitari. Ormai oltre un quinto del video advertising globale si concentra sul Tubo.
Il 2013 è stato un anno d'oro: i ricavi pubblicitari sono aumentati del 65,5% rispetto al 2012, toccando l'esorbitante cifra di 5,6 miliardi di dollari (circa 4 miliardi di euro). La società non dimentica la sua vera ricchezza: i creatori di contenuti. M anche al netto degli emolumenti pagati a fornitori e produttori, nelle casse di Youtube resta ancora più di un miliardo di euro. In sostanza, in soli 12 mesi, Google guadagna poco meno di quanto sborsato per portare a Mountain Views la società. Ancora una volta, Brin e Page ci hanno visto lunghissimo. Ma forse neanche loro immaginavano numeri così floridi già nel 2013: secondo eMarketer, Youtube attira l'1,7% del mercato globale della pubblicità online. Solo la casamadre Google e Facebook fanno meglio. Restano invece alle spalle Twitter , LinkedIn e Amazon.
Ma Youtube non è solo una calamita di soldi. E' anche un indicatore della direzione presa dal mercato pubblicitario, sempre più focalizzato sui video: gli investimenti del settore sono cresciuti del 21% negli Stati Uniti e, nonostante la crisi, del 28% in Europa. E gli analisti prevedono incrementi a doppia cifra ogni anno, da qui fino al 2017.
Guardare al Tubo, allora, diventa anche un modo per guardare al mercato che verrà. Cosa ha fatto il portale per registrare questo exploit? Sicuramente ha dato vita a una strategia aggressiva. Si sono moltiplicati i video preceduti da una pubblicità, rari fino a qualche anno fa. Senza dimenticare le pay tv, contenuti a pagamento sfruttati dalle piccole star del web ma che stanno attirando l'attenzione anche delle grandi compagnie multimediali, da Fox alla Nbc. Ormai Youtube non è solo un contenitore: sta seguendo le orme di Google, che da imprese tecnologica si è trasformata (senza dirlo) in media company.