Netflix, dopo le serie anche il cinema. Lo streaming video fa paura alle major
Adesso Netflix fa davvero paura ai distributori tradizionali. Il servizio di video streaming online non si limita a trasmettere. Ma produce. Serie televisive, già diventate cult, come House of Cards e Orange is the new black. Fino a ora: perché Netflix ha annuncito il battesimo del suo primo film, il secondo atto di un successo come La Tigre e il Dragone.
Una rivoluzione che rompe la classica catena cinematografica, fatta di produzione, distribuzione nelle sale e, solo in un secondo momento, su dvd, web e tv. Con Netflix il percorso cambia. La filiera si accorcia. E gli attori "classici" del mercato tremano. Anche perché lo streaming continua a guadagnare terreno. Dai tempi di Napster si è capito che il digitale avrebbe prima condizionato e poi superato i supporti fisici. La novità sta nell'ultima tendenza: all'interno del mondo digitale, il download perde campo a vantaggio dello streaming.
Lo testimoniano diversi studi, tra i quali quello di RIAA, sull'industria musicale statunitense, e di Deloitte su quella italiana. Il trend ha velocità differenti, ma uguale direzione: se in Italia il supporto fisico rappresenta ancora più del 50% del mercato, è anche vero che il digitale è cresciuto del 43% in un solo anno.
Per quanto riguarda lo streaming video, il percorso è più lento rispetto alla musica perché richiede una velocità di connessione di qualità superiori. Ma non è solo questione di infrastrutture. Il mercato video italano (in tv come al cinema) è molto concentrato. E i grandi attori non fanno certoponti d'oro a Netflix.
Nei mercati meno ingessati, la piattaforma è già arrivata. In Scandinavia, Paesi Bassi, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Lussemburgo. E, da pochissimo, anche in Francia. In Italia nuessuna data all'orizzonte. Ma è solo questione di tempo.
@paolofiore